Nel panorama sismico italiano, la Garfagnana rientra fra le zone a sismicità medio-alta e con un’esposizione del territorio agli eventi sismici molto elevata. E’, infatti, una regione attraversata da un complesso sistema di faglie attive, prevalentemente montuosa, caratterizzata da pendii molto acclivi costituiti da ammassi rocciosi alterati a struttura complessa, con valli più o meno strette e profonde. Come dimostrato dai danni provocati dal terremoto del 1920, e da recenti studi, in tale regione, sono numerosi i centri abitati di interesse storico-culturale che, per la loro particolare configurazione geomorfologica, possono essere sede, durante i terremoti possibili nell’area, oltre che di fenomeni di instabilità e di scorrimenti lungo faglie e contatti geologici, anche di fenomeni di esaltazione del moto sismico e di doppia risonanza. Allo scopo di quantificare tali effetti in alcuni dei centri della Garfagnana sismicamente più esposti, è stato avviato dalla Regione Toscana un piano di studi e ricerche in cinque centri campione (Programma VEL) e un programma di indagini geotecniche in sito e in laboratorio (in corso di completamento), finalizzato alla caratterizzazione dinamica delle formazioni geologiche più rappresentative e ricorrenti. Nel presente lavoro si illustrano i principali risultati delle ricerche condotte per la scelta dell’accelerogramma di progetto per le analisi della risposta sismica locale e per la caratterizzazione in campo dinamico dei terreni di Castelnuovo Garfagnana, il principale centro storico culturale della regione, sede anche di importanti attività produttive e artigianali, e particolarmente colpito dal terremoto del 1920.
Protezione sismica di alcuni centri di interesse storico culturale in Garfagnana: il caso di Castelnuovo Garfagnana / 73. Crespellani T., Facciorusso J., Madiai C.. - STAMPA. - 2133:(2000), pp. 119-126. (Intervento presentato al convegno Convegno GEOBEN2000. Condizionamenti geologici e geotecnici nella conservazione del patrimonio storico culturale. tenutosi a Torino nel 7-9 giugno 2000).
Protezione sismica di alcuni centri di interesse storico culturale in Garfagnana: il caso di Castelnuovo Garfagnana
Facciorusso J.;Madiai C.
2000
Abstract
Nel panorama sismico italiano, la Garfagnana rientra fra le zone a sismicità medio-alta e con un’esposizione del territorio agli eventi sismici molto elevata. E’, infatti, una regione attraversata da un complesso sistema di faglie attive, prevalentemente montuosa, caratterizzata da pendii molto acclivi costituiti da ammassi rocciosi alterati a struttura complessa, con valli più o meno strette e profonde. Come dimostrato dai danni provocati dal terremoto del 1920, e da recenti studi, in tale regione, sono numerosi i centri abitati di interesse storico-culturale che, per la loro particolare configurazione geomorfologica, possono essere sede, durante i terremoti possibili nell’area, oltre che di fenomeni di instabilità e di scorrimenti lungo faglie e contatti geologici, anche di fenomeni di esaltazione del moto sismico e di doppia risonanza. Allo scopo di quantificare tali effetti in alcuni dei centri della Garfagnana sismicamente più esposti, è stato avviato dalla Regione Toscana un piano di studi e ricerche in cinque centri campione (Programma VEL) e un programma di indagini geotecniche in sito e in laboratorio (in corso di completamento), finalizzato alla caratterizzazione dinamica delle formazioni geologiche più rappresentative e ricorrenti. Nel presente lavoro si illustrano i principali risultati delle ricerche condotte per la scelta dell’accelerogramma di progetto per le analisi della risposta sismica locale e per la caratterizzazione in campo dinamico dei terreni di Castelnuovo Garfagnana, il principale centro storico culturale della regione, sede anche di importanti attività produttive e artigianali, e particolarmente colpito dal terremoto del 1920.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.