Hereditatis petitio e querela inofficiosi testamenti nella successione di M. Anneo Carseolano (Val.Max. 7.7.2)

Il caso del figlio di M. Anneio Carseolano (Val. Max. 7.7.2) testimonia uno speciale giudizio centumvirale, dove la specialità è eminentemente processuale e insiste sulla successione cronologica di due fasi del rito, che nel passo compaiono in un ordine esattamente inverso a quello generalmente ritenuto in letteratura. Gai 4,31 insegna infatti come il normale procedimento di querela inofficiosi testamenti sia articolato in due fasi: la prima, in iure, innanzi al pretore urbano o peregrino, caratterizzata dallo svolgimento del lege agere; la seconda presso il giudice centumvirale. Attentamente ricostruito mediante esatta esegesi, il passo in esame dimostra che il testamento di Carseaolano fu rescisso dai Centumviri, prima che gli eredi testamentari svolgessero la rituale legis actio che la communis opinio ritiene indispensabile e propedeutica: gli heredes scripti, anzi, proprio non avviarono il giudizio che, stando a Gaio avrebbe portare alla fase centumvirale. Nondimeno risulta dalle parole di Valerio Massimo che Carseolano ebbe la meglio nel giudizio (o fase) centumvirale, ottenendo infine i beni paterni. Il saggio muove dalla dimostrazione di tali presupposti, offerti al lettore nel contesto – si ripete – di un'esegesi ampia e approfondita, destinata a scansare preventivamente ogni possibile confutazione circa il senso della testimonianza di Valerio Massimo sul modo di succedersi delle due fasi processuali nel casi del giovane Carseolano. Di seguito considera e svolge ipotesi di assoluta novità circa lo speciale modo processuale della querela e del suo dimostrato pieno effetto rescissorio, verosimilmente ottenuto senza neppure il contraddittorio degli eredi testamentari. Ne risulta una teoria inedita circa il processo o i processi di inofficiosità, che è infine offerta al lettore in una con la pedissequa dimostrazione della sua corrispondenza ai frutti colti mediante l'esegesi del passo di Valerio Massimo. The case of M. Anneus Carseolanus’ son shows a very special kind of centumvirale iudicium ; Gai 4.31 explaines ordinary proceeding of querela by two fases : at frist, in iure, in front of praetor urbanus or peregrinus, with lege agere sacramenti ; after, apud iudicem, in the court of centumviri. Instead Carseolanus’ testamentum is rescissus by centumviri before lege agere of heredes scripti : more exactly, heredes scripti do not start any legis actio, but Carseolanus’ son won centumvirale iudicium and bona paterna optinuit. Paper thoroughly analyses the passage of Valerius Maximus and explores this kind of querela and his special rescissorium effect, probably done without attendance of heredes scripti. The result is a new theory about procedure or procedures of querela inofficiosi testamenti, created respecting the evidences from the Valerius Maximus’ passage.