Il ‘nome scolpito’: il valore iconico della parola nel «Porto sepolto»

Il contributo propone un’analisi della valenza iconica che la parola poetica assume all’interno del Porto Sepolto, sia a livello tematico – con i frequenti riferimenti all’elemento della pietra – che a livello stilistico, relativamente alle modalità di restituzione dell’immagine visiva. Riguardo al primo punto, l’indagine si concentra soprattutto sulla funzione dell’elemento della pietra in rapporto alla diade temporalità/eternità e memoria/innocenza, con particolare riferimento alla natura epigrafica che i testi vengono ad assumere nella raccolta d’esordio. Riguardo al secondo punto, invece, il saggio intende riflettere sia sulla valenza visiva del segno scrittorio che sulle modalità di rappresentazione dell’immagine, con specifica attenzione alle coeve poetiche premoderniste di ambito anglosassone. The paper offers an analysis of the iconic value that the poetic word assumes in Il Porto Sepolto, both at thematic level – with the frequent references to the stone element – and at stylistic level, with reference to the modalities of restitution of the visual image. With regard to the first aspect, the analysis concentrates above all on the function of the element of the stone in relation to the couples temporality/eternity and memory/innocence, with particular reference to the epigraphic nature that the texts assumes in his debut collection. With regards to the second point, on the contrary, the paper aims to reflect both on the visual value of the written sign and on the modalities of representation of the image, with specific attention to the contemporary Anglo-Saxon pre-modernist poetics