L’Autostrada Pedemontana Lombarda è una rete viaria di lunghezza complessiva pari a 87 km comprendente sia viabilità autostradale sia di ordine inferiore per l’inserimento della nuova infrastruttura nel contesto locale in modo da garantire la massima fruibilità del territorio in cui si inserisce.L’autostrada, di tipo urbano, attraversa uno dei territori più edificati di Italia e, a tal proposito ha necessitato di un’attentissima progettazione al fine di minimizzare gli impatti sul territorio servito. Gli interventi di mitigazione ambientale hanno riguardato l’opera sia dal lato geometrico sia dal lato della scelta dei materiali più idonei per la realizzazione delle opere connesse come la sovrastruttura stradale il cui strato di sotto-base è stato interamente realizzato con la tecnologia del riciclaggio a freddo. Il riciclaggio a freddo è stato appositamente studiato per offrire benefici di tipo ambientale legati alla riduzione dello sfruttamento del materiale vergine, alla riduzione del consumo di combustibile ed emissioni in atmosfera per il riscaldamento ed il trasporto dell’ingente mole di materiali necessari alla realizzazione delle sovrastrutture e per l’ottenimento di miscele ad elevatissime prestazioni strutturali capaci di superare le prestazioni delle tradizionali miscele per uso stradale [4]. La produzione delle miscele riciclate, a differenza di quella dei tradizionali conglomerati bituminosi, può avvenire sia tramite lavorazione a caldo sia tramite lavorazione a freddo. Mentre il riciclaggio a caldo è praticato solo in impianto a causa della necessità di preriscaldare i materiali costituenti la miscela, quello a freddo presenta la versatilità di poter essere realizzato sia in impianto (fisso o mobile) sia in sito operando senza il riscaldamento dei singoli componenti di cui la miscela è costituta. Grazie ai maggiori benefici ambientali ed economici la produzione dei conglomerati bituminosi riciclati a freddo è ad oggi la più diffusa sia per la maggiore elasticità della tecnologia produttiva sia per il più elevato reimpiego di materiali di recupero che possono costituire anche il 100% in peso sulla miscela di aggregato. Una nuova tecnologia di riciclaggio è costituita dal Misto Cementato ad Alta Duttilità (MCAD), realizzato miscelando cemento e bitume (sotto forma emulsione bituminosa o di bitume schiumato) all’aggregato di riciclo (RA) ed eventualmente a quello vergine di integrazione se utile alla correzione della curva granulometrica. Il materiale ottenuto garantisce livelli prestazionali sotto ogni aspetto confrontabili con quelli dei conglomerati bituminosi tradizionali. Le caratteristiche strutturali del MCAD sono fortemente dipendenti dal dosaggio dei vari leganti presenti in miscela. Per bassi quantitativi di cemento e bitume il comportamento è simile a quello di un misto granulare. Aumentando il contenuto di bitume (e quindi il rapporto bitume/cemento) la coesione interna e la dipendenza dalla temperatura permettono di ottenere un comportamento simile a quello di un conglomerato bituminoso. Viceversa, andando a diminuire il rapporto bitume/cemento la miscela diventa più rigida ma al contempo soggetta alla fessurazione da ritiro come i tradizionali materiali trattati a cemento [2]. In Italia, prima che in altri paesi, il riciclaggio a freddo è stato utilizzato per interventi di rifacimento di pavimentazioni di strade ad alto volume di traffico. Il materiale, dapprima utilizzato per la realizzazione di strati di fondazione o di sotto-base contenenti differenti quantitativi di fresato stradale è poi stato adottato anche nella costruzione di strati di base caratterizzati da livelli prestazionali sempre più elevati [3]. Ad oggi alcuni tra i principali interventi in cui è possibile annoverare l’uso di questa nuova tecnologia sono riassunti in Tabella 1 tratta da [4] con aggiunti alcuni degli interventi più recenti tra cui quello relativo all’Autostrada Pedemontana Lombarda.

Misti Cementati ad alta duttilità / Francesca La Torre; Andrea Marzi; Monica Meocci. - In: LE STRADE. - ISSN 0373-2916. - STAMPA. - (2016), pp. 54-58.

Misti Cementati ad alta duttilità

Francesca La Torre;Monica Meocci
2016

Abstract

L’Autostrada Pedemontana Lombarda è una rete viaria di lunghezza complessiva pari a 87 km comprendente sia viabilità autostradale sia di ordine inferiore per l’inserimento della nuova infrastruttura nel contesto locale in modo da garantire la massima fruibilità del territorio in cui si inserisce.L’autostrada, di tipo urbano, attraversa uno dei territori più edificati di Italia e, a tal proposito ha necessitato di un’attentissima progettazione al fine di minimizzare gli impatti sul territorio servito. Gli interventi di mitigazione ambientale hanno riguardato l’opera sia dal lato geometrico sia dal lato della scelta dei materiali più idonei per la realizzazione delle opere connesse come la sovrastruttura stradale il cui strato di sotto-base è stato interamente realizzato con la tecnologia del riciclaggio a freddo. Il riciclaggio a freddo è stato appositamente studiato per offrire benefici di tipo ambientale legati alla riduzione dello sfruttamento del materiale vergine, alla riduzione del consumo di combustibile ed emissioni in atmosfera per il riscaldamento ed il trasporto dell’ingente mole di materiali necessari alla realizzazione delle sovrastrutture e per l’ottenimento di miscele ad elevatissime prestazioni strutturali capaci di superare le prestazioni delle tradizionali miscele per uso stradale [4]. La produzione delle miscele riciclate, a differenza di quella dei tradizionali conglomerati bituminosi, può avvenire sia tramite lavorazione a caldo sia tramite lavorazione a freddo. Mentre il riciclaggio a caldo è praticato solo in impianto a causa della necessità di preriscaldare i materiali costituenti la miscela, quello a freddo presenta la versatilità di poter essere realizzato sia in impianto (fisso o mobile) sia in sito operando senza il riscaldamento dei singoli componenti di cui la miscela è costituta. Grazie ai maggiori benefici ambientali ed economici la produzione dei conglomerati bituminosi riciclati a freddo è ad oggi la più diffusa sia per la maggiore elasticità della tecnologia produttiva sia per il più elevato reimpiego di materiali di recupero che possono costituire anche il 100% in peso sulla miscela di aggregato. Una nuova tecnologia di riciclaggio è costituita dal Misto Cementato ad Alta Duttilità (MCAD), realizzato miscelando cemento e bitume (sotto forma emulsione bituminosa o di bitume schiumato) all’aggregato di riciclo (RA) ed eventualmente a quello vergine di integrazione se utile alla correzione della curva granulometrica. Il materiale ottenuto garantisce livelli prestazionali sotto ogni aspetto confrontabili con quelli dei conglomerati bituminosi tradizionali. Le caratteristiche strutturali del MCAD sono fortemente dipendenti dal dosaggio dei vari leganti presenti in miscela. Per bassi quantitativi di cemento e bitume il comportamento è simile a quello di un misto granulare. Aumentando il contenuto di bitume (e quindi il rapporto bitume/cemento) la coesione interna e la dipendenza dalla temperatura permettono di ottenere un comportamento simile a quello di un conglomerato bituminoso. Viceversa, andando a diminuire il rapporto bitume/cemento la miscela diventa più rigida ma al contempo soggetta alla fessurazione da ritiro come i tradizionali materiali trattati a cemento [2]. In Italia, prima che in altri paesi, il riciclaggio a freddo è stato utilizzato per interventi di rifacimento di pavimentazioni di strade ad alto volume di traffico. Il materiale, dapprima utilizzato per la realizzazione di strati di fondazione o di sotto-base contenenti differenti quantitativi di fresato stradale è poi stato adottato anche nella costruzione di strati di base caratterizzati da livelli prestazionali sempre più elevati [3]. Ad oggi alcuni tra i principali interventi in cui è possibile annoverare l’uso di questa nuova tecnologia sono riassunti in Tabella 1 tratta da [4] con aggiunti alcuni degli interventi più recenti tra cui quello relativo all’Autostrada Pedemontana Lombarda.
2016
54
58
Francesca La Torre; Andrea Marzi; Monica Meocci
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