Il contributo ricostruisce le ragioni che giustificano, al momento attuale, la necessità di investire nella formazione dei tutor che operano in differenti contesti lavorativi. La loro importanza è determinata dall’essere il nodo tra saperi differenti saperi, quelle delle pratiche e delle teorie, e la figura di riferimento per qualsiasi soggetto che si approccia al mondo del lavoro. La funzione tutoriale viene sempre più a connotarsi come una funzione a sé stante, distinta dalla tradizionale funzione docente, specialmente laddove si rende necessario personalizzare il percorso formativo del soggetto. In tale contesto si va profilando una figura prevalentemente pedagogica, che raggruppa dentro di sé le caratteristiche dell’esperienza e della disponibilità all’ascolto. La sua identità è ancora in fase di costruzione, non potendo appoggiarsi su analoghe e correlative figure professionali, dotate di una storia pregressa. Vengono individuate due tipologie di figure tutoriali: un tutor interno all’istituzione scolastica, che ha compiti di coordinamento, progettazione, attuazione e valutazione delle diverse attività e di sostegno e un tutor formativo esterno, o tutor aziendale, con i compiti di favorire l’inserimento delle studente nell’alternanza scuola-lavoro.
Il tutorato e le strategie di supporto nei percorsi scolastici / Raffaella,Biagioli. - In: STUDIUM EDUCATIONIS. - ISSN 1722-8395. - STAMPA. - 1/2018:(2018), pp. 133-142.
Il tutorato e le strategie di supporto nei percorsi scolastici
Raffaella,Biagioli
2018
Abstract
Il contributo ricostruisce le ragioni che giustificano, al momento attuale, la necessità di investire nella formazione dei tutor che operano in differenti contesti lavorativi. La loro importanza è determinata dall’essere il nodo tra saperi differenti saperi, quelle delle pratiche e delle teorie, e la figura di riferimento per qualsiasi soggetto che si approccia al mondo del lavoro. La funzione tutoriale viene sempre più a connotarsi come una funzione a sé stante, distinta dalla tradizionale funzione docente, specialmente laddove si rende necessario personalizzare il percorso formativo del soggetto. In tale contesto si va profilando una figura prevalentemente pedagogica, che raggruppa dentro di sé le caratteristiche dell’esperienza e della disponibilità all’ascolto. La sua identità è ancora in fase di costruzione, non potendo appoggiarsi su analoghe e correlative figure professionali, dotate di una storia pregressa. Vengono individuate due tipologie di figure tutoriali: un tutor interno all’istituzione scolastica, che ha compiti di coordinamento, progettazione, attuazione e valutazione delle diverse attività e di sostegno e un tutor formativo esterno, o tutor aziendale, con i compiti di favorire l’inserimento delle studente nell’alternanza scuola-lavoro.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.