Lo studio nasce dalla necessità di valutare, per un bacino idrografico non strumentato, l’effettiva convenienza, sia in termini economici sia di produzione di energia elettrica, dell’installazione di impianti mini-hydro ad acqua fluente, in seguito ad attesi cambiamenti del regime pluviometrico e in particolare alla scarsità di precipitazione, soprattutto in alcuni periodi dell’anno. L’approccio adottato può essere generalizzato e applicato ad altri casi dello stesso tipo. Viene preso in esame il caso del Torrente Rincine a Londa (FI). Nel 2011 sul corso d’acqua è stato progettato, ma mai realizzato, un mini impianto idroelettrico, dimensionato sulla base della curva di durata ottenuta per regionalizzazione delle portate osservate fino al 2001. Al fine di aggiornare il progetto ed esaminare la fattibilità dell’impianto, sul bacino idrografico del Torrente Rincine è stato sviluppato un modello idrologico distribuito, utilizzando le serie storiche di pioggia del periodo 2001-2015 e ricostruendo la curva di durata delle portate. Dal confronto dei volumi idrici stimati del nuovo modello idrologico con i volumi utilizzati nel primo progetto del 2011, è stata osservata una riduzione di circa il 15% del volume complessivo in transito nel corso d’acqua. La riduzione del volume comporta una diminuzione dell’energia elettrica potenzialmente producibile dall’impianto ed un aumento del rischio dell’investimento economico. Per questo motivo, al fine di migliorare le prospettive dell’investimento, è stato ipotizzato di poter parzialmente utilizzare l’invaso artificiale di Londa ad integrazione delle portate naturali del Torrente Rincine. I risultati ottenuti mostrano che l’adozione di questa soluzione garantirebbe una maggiore produzione di energia elettrica e minori rischi economici senza per questo generare impatti sull’aspetto paesaggistico collegato all’invaso o sulla risorsa idrica.

EFFETTI DELLA RIDUZIONE DELLE PRECIPITAZIONI SULLA PRODUTTIVITÀ DI IMPIANTI MINO-HYDRO. Il caso di studio sul Torrente Rincine a Londa (FI) / Ilaria Defina; Enrica Caporali. - In: L'ACQUA. - ISSN 1125-1255. - STAMPA. - 2:(2018), pp. 83-92.

EFFETTI DELLA RIDUZIONE DELLE PRECIPITAZIONI SULLA PRODUTTIVITÀ DI IMPIANTI MINO-HYDRO. Il caso di studio sul Torrente Rincine a Londa (FI)

Ilaria Defina;Enrica Caporali
2018

Abstract

Lo studio nasce dalla necessità di valutare, per un bacino idrografico non strumentato, l’effettiva convenienza, sia in termini economici sia di produzione di energia elettrica, dell’installazione di impianti mini-hydro ad acqua fluente, in seguito ad attesi cambiamenti del regime pluviometrico e in particolare alla scarsità di precipitazione, soprattutto in alcuni periodi dell’anno. L’approccio adottato può essere generalizzato e applicato ad altri casi dello stesso tipo. Viene preso in esame il caso del Torrente Rincine a Londa (FI). Nel 2011 sul corso d’acqua è stato progettato, ma mai realizzato, un mini impianto idroelettrico, dimensionato sulla base della curva di durata ottenuta per regionalizzazione delle portate osservate fino al 2001. Al fine di aggiornare il progetto ed esaminare la fattibilità dell’impianto, sul bacino idrografico del Torrente Rincine è stato sviluppato un modello idrologico distribuito, utilizzando le serie storiche di pioggia del periodo 2001-2015 e ricostruendo la curva di durata delle portate. Dal confronto dei volumi idrici stimati del nuovo modello idrologico con i volumi utilizzati nel primo progetto del 2011, è stata osservata una riduzione di circa il 15% del volume complessivo in transito nel corso d’acqua. La riduzione del volume comporta una diminuzione dell’energia elettrica potenzialmente producibile dall’impianto ed un aumento del rischio dell’investimento economico. Per questo motivo, al fine di migliorare le prospettive dell’investimento, è stato ipotizzato di poter parzialmente utilizzare l’invaso artificiale di Londa ad integrazione delle portate naturali del Torrente Rincine. I risultati ottenuti mostrano che l’adozione di questa soluzione garantirebbe una maggiore produzione di energia elettrica e minori rischi economici senza per questo generare impatti sull’aspetto paesaggistico collegato all’invaso o sulla risorsa idrica.
2018
2
83
92
Ilaria Defina; Enrica Caporali
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