Il ruolo del Parlamento europeo e della Corte di giustizia nella conclusione degli accordi PESC

Con la sentenza del 24 giugno 2014 nella causa C-658/11, la grande sezione della Corte di giustizia ha accolto il ricorso con il quale il Parlamento europeo, sostenuto dalla Commissione, chiedeva l’annullamento della decisione del Consiglio 2011/640/PESC, relativa alla firma e alla conclusione dell’Accordo tra l’Unione Europea e la Repubblica di Mauritius sulle condizioni del trasferimento delle persone sospettate di atti di pirateria e dei relativi beni sequestrati da parte della forza navale diretta dall’Unione Europea alla Repubblica di Mauritius e sulle condizioni delle persone sospettate di atti di pirateria dopo il trasferimento. La sentenza offre lo spunto per alcune riflessioni sul ruolo del Parlamento europeo e della Corte di giustizia stessa rispetto ad accordi che perseguono, in tutto o in parte, finalità proprie della politica estera e di sicurezza comune dell’Unione.