Nel XV secolo Ragusa fu impegnata in un vorticoso giro d'affari che combinava il commercio terrestre nei Balcani e in Levante con quello marittimo. Sostanzialmente tre furono le merci attorno cui Ragusa costruì la propria fortuna, richiamando l'attenzione di numerosi operatori e compagnie italiane, molte delle quali toscane: argento, grano e panni. Questi mercanti intravidero ampie possibilità di profitto anche in altre merci che provenivano dall'interno balcanico e venivano commercializzate sulla piazza di Ragusa, in particolare cera, rame, ferro, piombo, cuoio, pelli, cremisi, ma anche schiavi ed animali, soprattutto cavalli. Utilizzando la corrispondenza e la contabilità commerciale conservata negli archivi toscani, oltre alla documentazione notarile dell’archivio di Dubrovnik, l'intervento si propone di delineare il vivace quadro quattrocentesco dei rapporti commerciali della città adriatica, evidenziando come la presenza a Ragusa degli operatori toscani non costituisse affatto un fenomeno marginale e periferico.
Mercanti toscani a Ragusa (Dubrovnik) nel XV secolo / Paola Pinelli. - STAMPA. - (2019), pp. 164-175. (Intervento presentato al convegno Artisani et Mercatores ...: Artisans and Merchants in the Adriatic Area tenutosi a Porec (Parenzo) nel 11-13 maggio 2017).
Mercanti toscani a Ragusa (Dubrovnik) nel XV secolo
Paola Pinelli
2019
Abstract
Nel XV secolo Ragusa fu impegnata in un vorticoso giro d'affari che combinava il commercio terrestre nei Balcani e in Levante con quello marittimo. Sostanzialmente tre furono le merci attorno cui Ragusa costruì la propria fortuna, richiamando l'attenzione di numerosi operatori e compagnie italiane, molte delle quali toscane: argento, grano e panni. Questi mercanti intravidero ampie possibilità di profitto anche in altre merci che provenivano dall'interno balcanico e venivano commercializzate sulla piazza di Ragusa, in particolare cera, rame, ferro, piombo, cuoio, pelli, cremisi, ma anche schiavi ed animali, soprattutto cavalli. Utilizzando la corrispondenza e la contabilità commerciale conservata negli archivi toscani, oltre alla documentazione notarile dell’archivio di Dubrovnik, l'intervento si propone di delineare il vivace quadro quattrocentesco dei rapporti commerciali della città adriatica, evidenziando come la presenza a Ragusa degli operatori toscani non costituisse affatto un fenomeno marginale e periferico.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.