Prospettive geotermiche nella fascia costiera toscana
Prospettive geotermiche nella fascia costiera toscana / G. Gabbani, E. Pandeli, S. Valentini. - STAMPA. - (2012), pp. 127-136. (Intervento presentato al convegno “Il monitoraggio costiero Mediterraneo: problematiche e tecniche di misura” tenutosi a Livorno nel 12 - 14 giugno 2012).
Prospettive geotermiche nella fascia costiera toscana
G. Gabbani
;E. Pandeli
;
2012
Abstract
Prospettive geotermiche nella fascia costiera toscanaFile in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Gabbani_et_al_2012.pdf
Accesso chiuso
Descrizione: La Toscana marittima è da sempre stata nota anche per la presenza di campi geotermici ad alta entalpia con fluidi dai 150 °C ai 350 °C (Larderello, Travale – Radicondoli e Monte Amiata) che sono stati sfruttati fin dai primi del 1900 per la produzione di energia elettrica. La forte riduzione dello spessore della crosta terrestre e la risalita conseguente delle isoterme del mantello ha dato luogo a interessanti manifestazioni magmatiche ed idrotermali nell’area. Oggi con la liberalizzazione del mercato dell'energia, e conseguentemente anche della ricerca e della trasformazione delle risorse geotermiche, gli operatori hanno cercato, con sistemi di produzione a ciclo binario, di implementare sistemi di utilizzo della risorsa sempre più virtuosi e rispettosi dell’ambiente. In questa sede verranno considerate aree, della Toscana meridionale, esterne ai campi tradizionali ricche di fluidi a media entalpia (135 °C < T > 90 °C), e con caratteristiche geologiche e geotermiche incentrate nella catena appenninica. Importante è stato sottolineare le possibili potenzialità geotermiche della fascia costiera toscana e del suo arcipelago.
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
2.26 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.26 MB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.