La rimozione dei sedimenti e dei materiali accumulati nei porti, nei bacini e in tutte le aree ove la morfologia favorisce questi fenomeni naturali è stata fino ad ora una problematica che si è cercato di risolvere in modo meccanico con dragaggi convenzionali. In questo lavoro si affrontano le problematiche legate a queste tipologie d’intervento e si presenta, oltre alle molteplici normative in materia, una soluzione innovativa brevettata che permette di movimentare ed estrarre i sedimenti facendo una selezione granulometrica selettiva e soprattutto rimuovendo il materiale contaminato senza scambio, con l’ambiente circostante, di sostanze nocive. Per definizione la bonifica consiste nella rimozione di sedimento risultato contaminato a seguito di una caratterizzazione chimico fisica. Gli obiettivi da perseguire, sia secondo la normativa ambientale sia per quanto ampiamente argomentato dal documento "Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini" (ICRAM e APAT per il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), sono: "Le modalità di dragaggio devono essere tali da minimizzare la turbativa per l'ambiente circostante, al fine di perseguire i seguenti obiettivi: 1. Dragare in sicurezza e con precisione, minimizzando la quantità d’acqua presente nei materiali rimossi; 2. Rendere nulle o minime le quantità di materiale disperso, adottando, ove possibile, sistemi chiusi; 3. Limitare la torbidità e la mobilizzazione d’inquinanti, indotta dalle operazioni di dragaggio. L’attività di dragaggio dei sedimenti infatti, anche quando questi non presentano tracce di contaminazione, comporta una serie di effetti sull’ambiente circostante dovuti principalmente alla generazione di torbidità legata ai fenomeni di risospensione dei sedimenti. È stata perciò brevettata da Decomar S.p.A. una tecnologia innovativa che viene qui presentata.
LA RIMOZIONE SELETTIVA E NON INVASIVA DEI SEDIMENTI CONTAMINATI: IL DRAGAGGIO SENZA DRAGHE CONVENZIONALI NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE / Benedetti D., Gabbani G.. - STAMPA. - (2014), pp. 559-572. (Intervento presentato al convegno MONITORING OF MEDITERRANEAN COASTAL AREAS: PROBLEMS AND MEASUREMENT TECHNIQUES tenutosi a Livorno nel 17 - 19 June 2014).
LA RIMOZIONE SELETTIVA E NON INVASIVA DEI SEDIMENTI CONTAMINATI: IL DRAGAGGIO SENZA DRAGHE CONVENZIONALI NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE
Gabbani G.
2014
Abstract
La rimozione dei sedimenti e dei materiali accumulati nei porti, nei bacini e in tutte le aree ove la morfologia favorisce questi fenomeni naturali è stata fino ad ora una problematica che si è cercato di risolvere in modo meccanico con dragaggi convenzionali. In questo lavoro si affrontano le problematiche legate a queste tipologie d’intervento e si presenta, oltre alle molteplici normative in materia, una soluzione innovativa brevettata che permette di movimentare ed estrarre i sedimenti facendo una selezione granulometrica selettiva e soprattutto rimuovendo il materiale contaminato senza scambio, con l’ambiente circostante, di sostanze nocive. Per definizione la bonifica consiste nella rimozione di sedimento risultato contaminato a seguito di una caratterizzazione chimico fisica. Gli obiettivi da perseguire, sia secondo la normativa ambientale sia per quanto ampiamente argomentato dal documento "Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini" (ICRAM e APAT per il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), sono: "Le modalità di dragaggio devono essere tali da minimizzare la turbativa per l'ambiente circostante, al fine di perseguire i seguenti obiettivi: 1. Dragare in sicurezza e con precisione, minimizzando la quantità d’acqua presente nei materiali rimossi; 2. Rendere nulle o minime le quantità di materiale disperso, adottando, ove possibile, sistemi chiusi; 3. Limitare la torbidità e la mobilizzazione d’inquinanti, indotta dalle operazioni di dragaggio. L’attività di dragaggio dei sedimenti infatti, anche quando questi non presentano tracce di contaminazione, comporta una serie di effetti sull’ambiente circostante dovuti principalmente alla generazione di torbidità legata ai fenomeni di risospensione dei sedimenti. È stata perciò brevettata da Decomar S.p.A. una tecnologia innovativa che viene qui presentata.File | Dimensione | Formato | |
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