Le operazioni forestali possono portare a conseguenze negative in termini di formazione di solchi nel terreno i quali possono a loro volta portare a processi di degrado come l’erosione le colate di fango e frane. L’entità del danno dipende dal tipo di mezzo impiegato, dal numero di passaggi, dalla morfologia del terreno e dalla pendenza. Lo scopo di questo lavoro è quello di stimare l’impato sul suolo causato dalle operazioni di esbosco, tramite nuovi strumenti di rilievo e misurazione, fotogrammetria di prossimità e laser scanner portatile terrestre, in un’otica di precision forestry. Sono stati presi in esame due cantieri all’interno della Foresta di Vallombrosa, che diferiscono per il numero di passaggi, per il tipo di mezzi impiegati e per la pendenza, al fine di testare l’impiego di modelli digitali del terreno derivanti da fotogrammetria di prossimità e acquisizioni laser scanner portatile per la quantificazione dell’impato al suolo dei mezzi di esbosco. Le nuove tecniche di rilievo proximal sensing consentono, infati, di produrre modelli digitali del terreno ad altissima risoluzione, a scala temporale diferente, che permetono di studiare in maniera più detagliata e precisa i disturbi al suolo causati dalle operazioni di esbosco. Negli ultimi anni la fotogrammetria grazie allo sviluppo di nuovi algoritmi di computer vision implementati nei sistemi Structure for Motion e l’avvento delle tecnologie “GeoSLAM” per il riallineamento delle scansioni laser scanner terrestre consentono in poco tempo la generazione di modelli digitali ad alta precisione che possono es - sere utilizzati per la quantificazione dei danni al suolo. In particolare il nostro studio si concentra sull’obietivo di valutare l’utilizzo di due tecniche di proximal sensing per valutare i danni al suolo ( ruting) provocati durante le fasi di esbosco. Dalle foto acquisite tramite fotogrammetria di prossimità e le scansioni PLS (portable laser scanning) sono stati generati modelli digitali del terreno (DTM) in tempi diversi: prima dell’inizio delle operazioni di esbosco e alla fine dei lavori. I modelli così otenuti sono stati coregistrati ed utilizzati per valutare la formazione dei solchi in diverse piste percorse da diversi mezzi.

Utilizzo di tecnologie di proximal sensing per quantificare il danno al suolo dovuto alle operazioni di esbosco / Martina Cambi*, Francesca Giannetti, Davide Travaglini, Gherardo Chirici, Enrico Marchi. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno La foresta che cambia: ricerca, qualità della vita e opportunità. XI SISEF National Congress, Rome (Italy) 10-13 Sept 2017 tenutosi a Rome (Italy) nel 10-13 Sept 2017).

Utilizzo di tecnologie di proximal sensing per quantificare il danno al suolo dovuto alle operazioni di esbosco

Martina Cambi
;
Francesca Giannetti;Davide Travaglini;Gherardo Chirici;Enrico Marchi
2017

Abstract

Le operazioni forestali possono portare a conseguenze negative in termini di formazione di solchi nel terreno i quali possono a loro volta portare a processi di degrado come l’erosione le colate di fango e frane. L’entità del danno dipende dal tipo di mezzo impiegato, dal numero di passaggi, dalla morfologia del terreno e dalla pendenza. Lo scopo di questo lavoro è quello di stimare l’impato sul suolo causato dalle operazioni di esbosco, tramite nuovi strumenti di rilievo e misurazione, fotogrammetria di prossimità e laser scanner portatile terrestre, in un’otica di precision forestry. Sono stati presi in esame due cantieri all’interno della Foresta di Vallombrosa, che diferiscono per il numero di passaggi, per il tipo di mezzi impiegati e per la pendenza, al fine di testare l’impiego di modelli digitali del terreno derivanti da fotogrammetria di prossimità e acquisizioni laser scanner portatile per la quantificazione dell’impato al suolo dei mezzi di esbosco. Le nuove tecniche di rilievo proximal sensing consentono, infati, di produrre modelli digitali del terreno ad altissima risoluzione, a scala temporale diferente, che permetono di studiare in maniera più detagliata e precisa i disturbi al suolo causati dalle operazioni di esbosco. Negli ultimi anni la fotogrammetria grazie allo sviluppo di nuovi algoritmi di computer vision implementati nei sistemi Structure for Motion e l’avvento delle tecnologie “GeoSLAM” per il riallineamento delle scansioni laser scanner terrestre consentono in poco tempo la generazione di modelli digitali ad alta precisione che possono es - sere utilizzati per la quantificazione dei danni al suolo. In particolare il nostro studio si concentra sull’obietivo di valutare l’utilizzo di due tecniche di proximal sensing per valutare i danni al suolo ( ruting) provocati durante le fasi di esbosco. Dalle foto acquisite tramite fotogrammetria di prossimità e le scansioni PLS (portable laser scanning) sono stati generati modelli digitali del terreno (DTM) in tempi diversi: prima dell’inizio delle operazioni di esbosco e alla fine dei lavori. I modelli così otenuti sono stati coregistrati ed utilizzati per valutare la formazione dei solchi in diverse piste percorse da diversi mezzi.
2017
XI Congresso Nazionale SISEF LA FORESTA CHE CAMBIA Ricerca, qualità della vita e opportunità in un paese in transizione, Abstract-book Comunicazioni Orali
La foresta che cambia: ricerca, qualità della vita e opportunità. XI SISEF National Congress, Rome (Italy) 10-13 Sept 2017
Rome (Italy)
Martina Cambi*, Francesca Giannetti, Davide Travaglini, Gherardo Chirici, Enrico Marchi
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1128066
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