A seguito della violenta tempesta di vento che ha colpito la Foresta di Vallombrosa il 5 marzo 2015, si sono verificati ingenti danni alla vegetazione forestale. Nei casi peggiori, alcune aree di diversa estensione sono state inte - ressate dallo schianto dell’intero soprassuolo. L’intensità straordinaria dell’evento, che ha prodoto ingenti danni sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico, ha determinato la necessità di avviare studi sulle dinamiche di reazione del bosco a tali devastanti impati. L’obietivo di questo lavoro è riportare i primi risultati di un’indagine di lungo periodo avviata per monitorare e comprendere la reazione della vegetazione forestale - er - bacea, arbustiva e arborea - ad eventi di disturbo di forte intensità. È stato realizzato un sistema di monitoraggio permanente per la valutazione dell’eficacia della rinnovazione naturale nel ricolonizzare le aree private della vegetazione arborea. L’area di studio è situata in una particella di abete bianco interessata dal crollo totale del so - prassuolo, dove il materiale legnoso è stato prelevato utilizzando un forwarder e uno skidder. In base alle metodologie classiche per studi sulla rinnovazione sono stati tracciati due allineamenti, ortogonali tra loro (direzione nord-sud e est-ovest), nei quali sono stati individuati punti di monitoraggio permanente alternando punti che prevedono una protezione dai danni da ungulati ad altri privi di protezione. Per ciascun punto, a cadenza perio - dica, vengono identificate, contate e misurate le diverse specie vegetali rinnovate naturalmente. Qesti punti di monitoraggio sono stati integrati con altri collocati all’interno delle vie di esbosco percorse dallo skidder e dal forwarder che, a causa della diferenza del loro peso, hanno provocato diversi livelli di compatazione al suolo che potrebbero influenzare diversamente la crescita della vegetazione.Vengono qui presentati i risultati preliminari di tale monitoraggio, che verrà ripetuto in più stagioni vegetative, che fornisce già interessanti risposte sulle dinamiche di rinnovazione della componente arborea e sulla ricolonizzazione da parte della componente erbaceoarbustiva. Le analisi sono state e saranno indirizzate in particolare a trovare relazioni tra la risposta della vegeta - zione all’evento catastrofico e: (i) le diferenze micro ambientali; (ii) la presenza di ungulati a diverse distanze dal margine del bosco; (iii) i diversi livelli di compattazione determinati dai sistemi di esbosco adottati.
Dinamiche di rinnovazione vegetazionale spontanea in aree forestali distrutte dalla tempesta di vento del marzo 2015. Un caso di studio nella Foresta di Vallombrosa (FI) / Martina Cambi, Elisa Carrari, Giovanni Galipò, Andrea Laschi, Alberto Maltoni, Enrico Marchi, Barbara Mariotti, Federico Selvi, Andrea Tani. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno La foresta che cambia: ricerca, qualità della vita e opportunità. XI SISEF National Congress, Rome (Italy) 10-13 Sept 2017. tenutosi a Rome (Italy) nel 10-13 Sept 2017).
Dinamiche di rinnovazione vegetazionale spontanea in aree forestali distrutte dalla tempesta di vento del marzo 2015. Un caso di studio nella Foresta di Vallombrosa (FI)
Martina Cambi
;Elisa Carrari;Andrea Laschi;Alberto Maltoni;Enrico Marchi;Barbara Mariotti;Federico Selvi;Andrea Tani
2017
Abstract
A seguito della violenta tempesta di vento che ha colpito la Foresta di Vallombrosa il 5 marzo 2015, si sono verificati ingenti danni alla vegetazione forestale. Nei casi peggiori, alcune aree di diversa estensione sono state inte - ressate dallo schianto dell’intero soprassuolo. L’intensità straordinaria dell’evento, che ha prodoto ingenti danni sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico, ha determinato la necessità di avviare studi sulle dinamiche di reazione del bosco a tali devastanti impati. L’obietivo di questo lavoro è riportare i primi risultati di un’indagine di lungo periodo avviata per monitorare e comprendere la reazione della vegetazione forestale - er - bacea, arbustiva e arborea - ad eventi di disturbo di forte intensità. È stato realizzato un sistema di monitoraggio permanente per la valutazione dell’eficacia della rinnovazione naturale nel ricolonizzare le aree private della vegetazione arborea. L’area di studio è situata in una particella di abete bianco interessata dal crollo totale del so - prassuolo, dove il materiale legnoso è stato prelevato utilizzando un forwarder e uno skidder. In base alle metodologie classiche per studi sulla rinnovazione sono stati tracciati due allineamenti, ortogonali tra loro (direzione nord-sud e est-ovest), nei quali sono stati individuati punti di monitoraggio permanente alternando punti che prevedono una protezione dai danni da ungulati ad altri privi di protezione. Per ciascun punto, a cadenza perio - dica, vengono identificate, contate e misurate le diverse specie vegetali rinnovate naturalmente. Qesti punti di monitoraggio sono stati integrati con altri collocati all’interno delle vie di esbosco percorse dallo skidder e dal forwarder che, a causa della diferenza del loro peso, hanno provocato diversi livelli di compatazione al suolo che potrebbero influenzare diversamente la crescita della vegetazione.Vengono qui presentati i risultati preliminari di tale monitoraggio, che verrà ripetuto in più stagioni vegetative, che fornisce già interessanti risposte sulle dinamiche di rinnovazione della componente arborea e sulla ricolonizzazione da parte della componente erbaceoarbustiva. Le analisi sono state e saranno indirizzate in particolare a trovare relazioni tra la risposta della vegeta - zione all’evento catastrofico e: (i) le diferenze micro ambientali; (ii) la presenza di ungulati a diverse distanze dal margine del bosco; (iii) i diversi livelli di compattazione determinati dai sistemi di esbosco adottati.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.