Il contributo offre una analisi della sentenza della Corte costituzionale n. 23/2014, con cui viene nuovamente giudicata la legislazione statale che impone tagli ai «costi» della politica regionale. La pronuncia merita di essere segnalata perché ha ad oggetto misure che, oltre a colpire indirettamente la spesa regionale, incidono pervasivamente sulla fisionomia degli organi politici e degli assetti amministrativi delle Regioni. La posizione assunta dalla Corte appare fortemente indicativa della direzione verso cui si sta muovendo il nostro regionalismo nel più recente periodo.
La Corte costituzionale torna a pronunciarsi sui costi della politica regionale, ma stavolta neppure la specialità vale a salvare le Regioni dai “tagli” (a proposito della sentenza n. 23/2014) / MOBILIO G. - In: LE REGIONI. - ISSN 0391-7576. - STAMPA. - 4:(2014), pp. 805-822.
La Corte costituzionale torna a pronunciarsi sui costi della politica regionale, ma stavolta neppure la specialità vale a salvare le Regioni dai “tagli” (a proposito della sentenza n. 23/2014)
MOBILIO G
2014
Abstract
Il contributo offre una analisi della sentenza della Corte costituzionale n. 23/2014, con cui viene nuovamente giudicata la legislazione statale che impone tagli ai «costi» della politica regionale. La pronuncia merita di essere segnalata perché ha ad oggetto misure che, oltre a colpire indirettamente la spesa regionale, incidono pervasivamente sulla fisionomia degli organi politici e degli assetti amministrativi delle Regioni. La posizione assunta dalla Corte appare fortemente indicativa della direzione verso cui si sta muovendo il nostro regionalismo nel più recente periodo.File | Dimensione | Formato | |
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