In questi anni i paesi dell'area Ocse affrontano una profonda mutazione delle dinamiche sociali, politiche e produttive. Tali processi sono accompagnati dalla crescita e dalla differenziazione dei bisogni a cui tradizionalmente erano chiamate a rispondere le istituzioni amministrazioni pubbliche che porta non solo ad una diffusa richiesta di nuovi servizi, ma soprattutto al ripensamento del paradigma che, tradizionalmente, poneva le istituzioni e i cittadini in una dinamica conflittuale. Ciò ha comportato una evoluzione della concezione di ciò che è di «interesse pubblico», e la ricerca di nuove risposte attraverso modelli ispirati a una idea di collaborazione e interazione tra gli individui, le imprese e le autorità amministrative. La realizzazione del principio di sussidiarietà di cui all'art. 118, 4° comma della Costituzione, se correttamente interpretato, rappresenta un approccio possibile per rispondere a queste nuove esigenze, questa rinnovata domanda di diritti civili e sociali da parte delle comunità, e propone una soluzione alla sostanziale impossibilità di far fronte a tali esigenze in forza del solo prelievo fiscale, o di una politica di sole privatizzazioni. Il volume si propone di analizzare il principio di sussidiarietà e le sue connessioni con la concorrenza, rappresentando entrambi i principi diverse e possibili modalità di soddisfacimento dei bisogni di una collettività, capaci di valorizzare la libertà personale nel perseguimento di finalità di interesse generale. L'interpretazione del principio di sussidiarietà proposto e il modello di organizzazione delle relazioni tra istituzioni, cittadini e imprese che ne consegue, contrapposizione vengono fondati sia nell'ordinamento comunitario che in quello italiano, e comparati con le soluzioni classiche, cercando una possibile «terza via» tutta da costruire in sede politica e amministrativa in ragione della presenza, sempre più consistente, di comunità di cittadini attivi e responsabili. Nel modello di sussidiarietà proposto, la «persona» e i suoi valori rappresentano il centro della costruzione di un sistema di tutela articolato, rimesso non in esclusiva all'apparato istituzionale, ma da questo condiviso, su base volontaria, con le realtà sociali ed economiche, chiamate a soddisfare bisogni differenziati.

Sussidiarietà e concorrenza. Una nuova prospettiva per la gestione dei beni comuni / Andrea Paci. - STAMPA. - (2010), pp. 1-288.

Sussidiarietà e concorrenza. Una nuova prospettiva per la gestione dei beni comuni

Andrea Paci
2010

Abstract

In questi anni i paesi dell'area Ocse affrontano una profonda mutazione delle dinamiche sociali, politiche e produttive. Tali processi sono accompagnati dalla crescita e dalla differenziazione dei bisogni a cui tradizionalmente erano chiamate a rispondere le istituzioni amministrazioni pubbliche che porta non solo ad una diffusa richiesta di nuovi servizi, ma soprattutto al ripensamento del paradigma che, tradizionalmente, poneva le istituzioni e i cittadini in una dinamica conflittuale. Ciò ha comportato una evoluzione della concezione di ciò che è di «interesse pubblico», e la ricerca di nuove risposte attraverso modelli ispirati a una idea di collaborazione e interazione tra gli individui, le imprese e le autorità amministrative. La realizzazione del principio di sussidiarietà di cui all'art. 118, 4° comma della Costituzione, se correttamente interpretato, rappresenta un approccio possibile per rispondere a queste nuove esigenze, questa rinnovata domanda di diritti civili e sociali da parte delle comunità, e propone una soluzione alla sostanziale impossibilità di far fronte a tali esigenze in forza del solo prelievo fiscale, o di una politica di sole privatizzazioni. Il volume si propone di analizzare il principio di sussidiarietà e le sue connessioni con la concorrenza, rappresentando entrambi i principi diverse e possibili modalità di soddisfacimento dei bisogni di una collettività, capaci di valorizzare la libertà personale nel perseguimento di finalità di interesse generale. L'interpretazione del principio di sussidiarietà proposto e il modello di organizzazione delle relazioni tra istituzioni, cittadini e imprese che ne consegue, contrapposizione vengono fondati sia nell'ordinamento comunitario che in quello italiano, e comparati con le soluzioni classiche, cercando una possibile «terza via» tutta da costruire in sede politica e amministrativa in ragione della presenza, sempre più consistente, di comunità di cittadini attivi e responsabili. Nel modello di sussidiarietà proposto, la «persona» e i suoi valori rappresentano il centro della costruzione di un sistema di tutela articolato, rimesso non in esclusiva all'apparato istituzionale, ma da questo condiviso, su base volontaria, con le realtà sociali ed economiche, chiamate a soddisfare bisogni differenziati.
2010
9788815138187
Andrea Paci
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