L'articola affronta l'analisi intertestuale di un personaggio cinematografico, Miele, protagonista della letteratura di Mauro Covacich e del film d'esordio di Valeria Golino. Nel 2009 Angela Del Fabbro pubblica il romanzo "Vi perdono", protagonista una giovane donna che, scioccata dall'agonia della madre, sceglie di praticare illegalmente il suicidio assistito aiutando alcuni malati terminali a morire. Nel 2011, nel libro "A nome tuo", Mauro Covacich rivela che Del Fabbro è la traduzione italiana dal croato del suo cognome e che quel personaggio reclamava una propria vita autoriale. Nel 2013 dal racconto Valeria Golino trae "Miele", film che affronta l'eutanasia da una nuova prospettiva, affidando la figura centrale all'interpretazione di Jasmine Trinca. Il saggio affronta numerosi temi presenti nel racconto italiano contemporaneo, dall'autofiction alla finzione di autenticità e all'identità multipla di genere, deducendo che sia il romanzo che il film hanno in comune il desiderio di scrivere non solo del corpo ma con esso.

Una protagonista plurale. Miele da Mauro Covacich a Valeria Golino / Cristina Jandelli. - In: L'AVVENTURA. - ISSN 2421-6496. - STAMPA. - I/2018:(2018), pp. 165-186.

Una protagonista plurale. Miele da Mauro Covacich a Valeria Golino

Cristina Jandelli
2018

Abstract

L'articola affronta l'analisi intertestuale di un personaggio cinematografico, Miele, protagonista della letteratura di Mauro Covacich e del film d'esordio di Valeria Golino. Nel 2009 Angela Del Fabbro pubblica il romanzo "Vi perdono", protagonista una giovane donna che, scioccata dall'agonia della madre, sceglie di praticare illegalmente il suicidio assistito aiutando alcuni malati terminali a morire. Nel 2011, nel libro "A nome tuo", Mauro Covacich rivela che Del Fabbro è la traduzione italiana dal croato del suo cognome e che quel personaggio reclamava una propria vita autoriale. Nel 2013 dal racconto Valeria Golino trae "Miele", film che affronta l'eutanasia da una nuova prospettiva, affidando la figura centrale all'interpretazione di Jasmine Trinca. Il saggio affronta numerosi temi presenti nel racconto italiano contemporaneo, dall'autofiction alla finzione di autenticità e all'identità multipla di genere, deducendo che sia il romanzo che il film hanno in comune il desiderio di scrivere non solo del corpo ma con esso.
2018
I/2018
165
186
Cristina Jandelli
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