Poliçan, una cittadina sita nel centro-sud dell’Albania, può essere analizzata come metafora del Paese nel Novecento: da insediamento legato a pratiche religiose a sede di un kombinat (segreto) di armi, durante il periodo del regime di Enver Hoxha, a territorio simbolo di decadenza sociale e politica dello Stato post-comunista fino ai tentativi di ‘resurrezione’ politica (per vicinanza al luogo di nascita dell’attual e presidente della repubblica) ed economica (come luogo di passaggio del TAP).
Poliçan: da “città fantasma” a “città del presidente” * / Sheyla Moroni; Erika Cellini. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 125-132. (Intervento presentato al convegno La Città Altra / The Other City Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità History and image of urban diversity: places and landscapes of privilege and well-being, of isolation, of poverty, and of multiculturalism tenutosi a Napoli nel 25-27 ottobre 2018).
Poliçan: da “città fantasma” a “città del presidente” *
Sheyla Moroni
;Erika Cellini
2018
Abstract
Poliçan, una cittadina sita nel centro-sud dell’Albania, può essere analizzata come metafora del Paese nel Novecento: da insediamento legato a pratiche religiose a sede di un kombinat (segreto) di armi, durante il periodo del regime di Enver Hoxha, a territorio simbolo di decadenza sociale e politica dello Stato post-comunista fino ai tentativi di ‘resurrezione’ politica (per vicinanza al luogo di nascita dell’attual e presidente della repubblica) ed economica (come luogo di passaggio del TAP).I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.