Lo scenario balneare è cambiato nella sua storia plurisecolare almeno quattro volte: l’individualità delle cabine trainate in acqua, le piattaforme galleggianti, i moli attrezzati ed infine l’urbanizzazione della spiaggia. Con modi sempre più invadenti, dalla ricerca di un rapporto con il paesaggio naturale si è passati al suo annullamento ed alla sua sostituzione con il paesaggio artificiale della città. Non è da escludere a breve l’impostazione di un quinto scenario, riconciliatore, una mediazione tra le parti, tra paesaggio naturale e artificiale, tra le popolazioni stanziali ed occasionali, tra residenti e turisti. Cos’è rimasto oggi di tali evoluzioni storiche di scenari? Quali tracce possiamo ancora riconoscere riconducibili a modi differenti di vivere la balneazione del passato? La libertà solitaria dei primi bagni “cabinati” la possiamo associare a quella di piantare un ombrellone in una spiaggia libera. Le piattaforme galleggianti ormeggiate nei porti sono rieditate dalle piscine sui lungomari. Dei moli attrezzati sopravvivono alcune eccezioni diventate monumentali o sostituiti da spartane dighe foranee. Gli iniziali intenti terapici si sono ben presto trasformati in mondanità; si è dapprima enfatizzata la salutare vita all’aria aperta e subito dopo ci si è fatti conquistare dalle sregolatezze dei balli e delle feste. Ora sembrano farsi strada le occasioni di incontro e di cultura.

Coste: rifacimenti / claudio zanirato. - In: TRIA. - ISSN 2281-4574. - STAMPA. - VOLUME 10 n.2:(2017), pp. 91-106.

Coste: rifacimenti

claudio zanirato
2017

Abstract

Lo scenario balneare è cambiato nella sua storia plurisecolare almeno quattro volte: l’individualità delle cabine trainate in acqua, le piattaforme galleggianti, i moli attrezzati ed infine l’urbanizzazione della spiaggia. Con modi sempre più invadenti, dalla ricerca di un rapporto con il paesaggio naturale si è passati al suo annullamento ed alla sua sostituzione con il paesaggio artificiale della città. Non è da escludere a breve l’impostazione di un quinto scenario, riconciliatore, una mediazione tra le parti, tra paesaggio naturale e artificiale, tra le popolazioni stanziali ed occasionali, tra residenti e turisti. Cos’è rimasto oggi di tali evoluzioni storiche di scenari? Quali tracce possiamo ancora riconoscere riconducibili a modi differenti di vivere la balneazione del passato? La libertà solitaria dei primi bagni “cabinati” la possiamo associare a quella di piantare un ombrellone in una spiaggia libera. Le piattaforme galleggianti ormeggiate nei porti sono rieditate dalle piscine sui lungomari. Dei moli attrezzati sopravvivono alcune eccezioni diventate monumentali o sostituiti da spartane dighe foranee. Gli iniziali intenti terapici si sono ben presto trasformati in mondanità; si è dapprima enfatizzata la salutare vita all’aria aperta e subito dopo ci si è fatti conquistare dalle sregolatezze dei balli e delle feste. Ora sembrano farsi strada le occasioni di incontro e di cultura.
2017
VOLUME 10 n.2
91
106
claudio zanirato
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
5811-21594-1-PB.pdf

accesso aperto

Descrizione: estratto integrale articolo PDF
Tipologia: Pdf editoriale (Version of record)
Licenza: Open Access
Dimensione 3.2 MB
Formato Adobe PDF
3.2 MB Adobe PDF

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1138705
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact