Nel contesto normativo nazionale e regionale la gestione del bosco è soggetta a norme e vincoli di varia natura. La vincolistica ambientale e paesaggistica, le prescrizioni di massima e polizia forestale e i regolamenti regionali regolano le pratiche selvicolturali dei boschi italiani per tipologia, composizione specifica, struttura e utilizzo. Cosa sappiamo della gestione attuale dei boschi in Italia? Quale è la percezione e l’utilizzo degli strumenti normativi e finanziari disponibili per la gestione del bosco da parte degli operatori del settore? Quali sono i beni e i servizi prioritari che le foreste possono fornire? E quali le strategie gestionali attuabili per produrli? Per rispondere a questi quesiti è stata condotta un’indagine nell’ambito della Rete Rurale Nazionale, intervistando, attraverso un semplice questionario, esperti del settore forestale italiano, appartenenti al mondo della ricerca, a enti pubblici e liberi professionisti. È stato chiesto loro di esprimere, sulla base della propria sensibilità ed esperienza professionale sul tema: (i) delle funzioni attualmente svolte dalle foreste, (ii) le strategie gestionali attuabili; (iii) gli strumenti normativi; (iv) finanziari ad oggi disponibili a livello nazionale e regionale. Il questionario è stato articolato in quattro sessioni, con domande sulle foreste in generale a livello nazionale, su popolamenti di origine artificiale di pino nero, su cedui di castagno e sugli impianti di arboricoltura da legno. Il campione dell’indagine è risultato di 233 intervistati rispondenti, di cui l’80% circa uomini di età compresa tra i 30 e 60 anni di età, con una equa ripartizione tra le tre categorie professionali coinvolte. Considerando l’ambito territoriale, il 69% dei rispondenti proviene dalle regioni del centro Italia, il 20% dal nord e il restante 11% dal sud. Secondo il campione intervistato i principali fattori limitanti la produttività dei boschi italiani sono quelli legati alla filiera dei prodotti legnosi, alla concorrenza dei mercati esteri e agli impatti del cambiamento climatico. Per alcune delle tipologie di bosco indagate (pinete di pino nero e cedui di castagno) sono risultati rilevanti anche la caratteristica della proprietà dei soprassuoli e la scarsa informazione e formazione sulla gestione forestale degli operatori di settore. Considerando le strategie gestionali attuabili per sostenere la produttività dei boschi, a livello nazionale le preferenze degli intervistati evidenziano la propensione verso formazioni miste, con più specie oltre a quella principale, realizzabili attraverso interventi specifici di conversione, come nei cedui di castagno, o con la successione naturale come nelle pinete di pino nero. Per questo tipo di soprassuoli sono auspicabili funzioni miste (ad esempio per le pinete funzione protettiva complementare a quella produttiva o ricreativa). Gli strumenti finanziari che si concentrano oggi nel sostegno previsto dalle politiche di sviluppo rurale con i Programmi regionali (PSR), sono ritenuti come parzialmente utili ed adeguati per il supporto degli interventi selvicolturali; analogamente gli strumenti normativi (regolamenti forestali regionali) sono considerati in parte soddisfacenti e in linea con le necessità selvicolturali. Dall’indagine emerge una generale insoddisfazione sull’efficacia degli strumenti disponibili, una scarsa adeguatezza e fiducia, ma anche una chiara consapevolezza delle potenzialità e opportunità che le misure di sviluppo rurale potrebbero essere in grado di rappresentare per una gestione forestale razionale, su concrete basi pianificatorie e indirizzata nello sviluppo di filiere forestali sostenibili legate alla fornitura di beni produttivi e servizi ambientali.
Conoscenza e percezione delle potenzialità e criticità dei boschi in Italia: risultati di un'indagine sugli strumenti selvicolturali, finanziari e normativi a sostegno della gestione / Paolo Cantiani, Maria Chiara Manetti, Fabrizio Ferretti, Francesco Pelleri, Martina Pollastrini, Dalila Sansone, Raoul Romano. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 368-369. ( Il bosco: bene indispensabile per un presente vivibile e un futuro possibile Torino 5-9 Novembre 2018).
Conoscenza e percezione delle potenzialità e criticità dei boschi in Italia: risultati di un'indagine sugli strumenti selvicolturali, finanziari e normativi a sostegno della gestione
Martina Pollastrini;
2018
Abstract
Nel contesto normativo nazionale e regionale la gestione del bosco è soggetta a norme e vincoli di varia natura. La vincolistica ambientale e paesaggistica, le prescrizioni di massima e polizia forestale e i regolamenti regionali regolano le pratiche selvicolturali dei boschi italiani per tipologia, composizione specifica, struttura e utilizzo. Cosa sappiamo della gestione attuale dei boschi in Italia? Quale è la percezione e l’utilizzo degli strumenti normativi e finanziari disponibili per la gestione del bosco da parte degli operatori del settore? Quali sono i beni e i servizi prioritari che le foreste possono fornire? E quali le strategie gestionali attuabili per produrli? Per rispondere a questi quesiti è stata condotta un’indagine nell’ambito della Rete Rurale Nazionale, intervistando, attraverso un semplice questionario, esperti del settore forestale italiano, appartenenti al mondo della ricerca, a enti pubblici e liberi professionisti. È stato chiesto loro di esprimere, sulla base della propria sensibilità ed esperienza professionale sul tema: (i) delle funzioni attualmente svolte dalle foreste, (ii) le strategie gestionali attuabili; (iii) gli strumenti normativi; (iv) finanziari ad oggi disponibili a livello nazionale e regionale. Il questionario è stato articolato in quattro sessioni, con domande sulle foreste in generale a livello nazionale, su popolamenti di origine artificiale di pino nero, su cedui di castagno e sugli impianti di arboricoltura da legno. Il campione dell’indagine è risultato di 233 intervistati rispondenti, di cui l’80% circa uomini di età compresa tra i 30 e 60 anni di età, con una equa ripartizione tra le tre categorie professionali coinvolte. Considerando l’ambito territoriale, il 69% dei rispondenti proviene dalle regioni del centro Italia, il 20% dal nord e il restante 11% dal sud. Secondo il campione intervistato i principali fattori limitanti la produttività dei boschi italiani sono quelli legati alla filiera dei prodotti legnosi, alla concorrenza dei mercati esteri e agli impatti del cambiamento climatico. Per alcune delle tipologie di bosco indagate (pinete di pino nero e cedui di castagno) sono risultati rilevanti anche la caratteristica della proprietà dei soprassuoli e la scarsa informazione e formazione sulla gestione forestale degli operatori di settore. Considerando le strategie gestionali attuabili per sostenere la produttività dei boschi, a livello nazionale le preferenze degli intervistati evidenziano la propensione verso formazioni miste, con più specie oltre a quella principale, realizzabili attraverso interventi specifici di conversione, come nei cedui di castagno, o con la successione naturale come nelle pinete di pino nero. Per questo tipo di soprassuoli sono auspicabili funzioni miste (ad esempio per le pinete funzione protettiva complementare a quella produttiva o ricreativa). Gli strumenti finanziari che si concentrano oggi nel sostegno previsto dalle politiche di sviluppo rurale con i Programmi regionali (PSR), sono ritenuti come parzialmente utili ed adeguati per il supporto degli interventi selvicolturali; analogamente gli strumenti normativi (regolamenti forestali regionali) sono considerati in parte soddisfacenti e in linea con le necessità selvicolturali. Dall’indagine emerge una generale insoddisfazione sull’efficacia degli strumenti disponibili, una scarsa adeguatezza e fiducia, ma anche una chiara consapevolezza delle potenzialità e opportunità che le misure di sviluppo rurale potrebbero essere in grado di rappresentare per una gestione forestale razionale, su concrete basi pianificatorie e indirizzata nello sviluppo di filiere forestali sostenibili legate alla fornitura di beni produttivi e servizi ambientali.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



