Il progetto presentato nasce da una iniziativa dei comuni di Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Barberino Val D’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, del Consorzio del Vino del Chianti Classico, e dai comuni di Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Radda in Chianti, che ha ottenuto il sostegno dell’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione del Consiglio della Regione Toscana (L.R. 46/2013), e interessa anche la candidatura alle liste UNESCO del Chianti, ambendo a rendere maggiormente efficaci i possibili futuri regolamenti di gestione del sito. Progettato e gestito da chi scrive, si incardina al mondo della produzione vitivinicola con lo scopo di fare emergere e agevolare la condivisione delle differenti e complesse regole di costruzione dei paesaggi del Chianti ed elevarne la governabilità entro i fenomeni globali che interessano questi territori. L’obiettivo di minima è di non frenare le innovazioni virtuose nel campo delle produzioni territoriali che, se sviluppate collaborativamente, potranno rendere questi territori maggiormente resilienti e accoglienti. Territori frazionati amministrativamente tra province, città metropolitane e comuni, interessati da differenti strumenti di governo del territorio, vedono la presenza di reti solide di operatori e cittadini e la tendenza al crescente coordinamento tra Enti. Qui si assiste alla matura convergenza di interessi tra operatori della produzione rurale di diversissimo tipo e natura, che possiedono nei rispettivi campi un elevatissimo grado di innovazione, qualità, consapevolezza, ed Enti territoriali e locali. Si rileva una grande consapevolezza della necessità di riferirsi a procedure comuni, non solo di matrice urbanistica, ma che con questa dimensione si confrontino. Emerge la necessità di descrivere degli scenari tendenziali condivisi, di dipanare e unificare la mole regolamentare alla quale questi territori sono sottoposti, di quantificare temporalmente la durata dei procedimenti trasformativi, di rendere accessibili le informazioni a diversi livelli di lettura, di configurare strutture di counseling multilivello e multi attore che possano affiancare progetti virtuosi. Il paper tenterà un primo bilancio di un processo di confronto orientato alla emersione delle specificità locali in un’ottica di semplificazione e potenziamento dell’azione di coordinamento volontaristico dei diversi soggetti, anche grazie alla produzione di “linee guida” che sono una mappa delle specificità locali, molto articolate. Sono emerse infatti: (i) la centralità dell’adesione volontaria a protocolli condivisi per aumentare l’efficacia e ridurre burocrazia e tempi delle procedure; (ii) l’utilità della condivisione di regole e progetti, base per l’unificazione dei regolamenti edilizi e per le attività agricole; (iii) la necessità di semplificazione dei Piani aziendali e di l’implementazione dei regolamenti di attuazione della LR65/2014 e del Piano Paesaggistico Regionale; (iv) l’opportunità di coordinare tra loro gli strumenti urbanistici dei comuni del Chianti, in particolare riguardo alla gestione del territorio rurale.

Pianificazione cooperativa e produzioni rurali in Chianti: il processo partecipativo La vite è meravigliosa / Massimo Carta; Adalgisa Rubino; Giovanni Ruffini. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 1-10. (Intervento presentato al convegno Confini, Movimenti, Luoghi. Politiche e progetti per città e territori in transizione. XXI Conferenza Nazionale della Società Italiana degli Urbanisti tenutosi a Firenze nel 2018).

Pianificazione cooperativa e produzioni rurali in Chianti: il processo partecipativo La vite è meravigliosa

Massimo Carta
;
Adalgisa Rubino
;
Giovanni Ruffini
2019

Abstract

Il progetto presentato nasce da una iniziativa dei comuni di Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Barberino Val D’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, del Consorzio del Vino del Chianti Classico, e dai comuni di Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Radda in Chianti, che ha ottenuto il sostegno dell’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione del Consiglio della Regione Toscana (L.R. 46/2013), e interessa anche la candidatura alle liste UNESCO del Chianti, ambendo a rendere maggiormente efficaci i possibili futuri regolamenti di gestione del sito. Progettato e gestito da chi scrive, si incardina al mondo della produzione vitivinicola con lo scopo di fare emergere e agevolare la condivisione delle differenti e complesse regole di costruzione dei paesaggi del Chianti ed elevarne la governabilità entro i fenomeni globali che interessano questi territori. L’obiettivo di minima è di non frenare le innovazioni virtuose nel campo delle produzioni territoriali che, se sviluppate collaborativamente, potranno rendere questi territori maggiormente resilienti e accoglienti. Territori frazionati amministrativamente tra province, città metropolitane e comuni, interessati da differenti strumenti di governo del territorio, vedono la presenza di reti solide di operatori e cittadini e la tendenza al crescente coordinamento tra Enti. Qui si assiste alla matura convergenza di interessi tra operatori della produzione rurale di diversissimo tipo e natura, che possiedono nei rispettivi campi un elevatissimo grado di innovazione, qualità, consapevolezza, ed Enti territoriali e locali. Si rileva una grande consapevolezza della necessità di riferirsi a procedure comuni, non solo di matrice urbanistica, ma che con questa dimensione si confrontino. Emerge la necessità di descrivere degli scenari tendenziali condivisi, di dipanare e unificare la mole regolamentare alla quale questi territori sono sottoposti, di quantificare temporalmente la durata dei procedimenti trasformativi, di rendere accessibili le informazioni a diversi livelli di lettura, di configurare strutture di counseling multilivello e multi attore che possano affiancare progetti virtuosi. Il paper tenterà un primo bilancio di un processo di confronto orientato alla emersione delle specificità locali in un’ottica di semplificazione e potenziamento dell’azione di coordinamento volontaristico dei diversi soggetti, anche grazie alla produzione di “linee guida” che sono una mappa delle specificità locali, molto articolate. Sono emerse infatti: (i) la centralità dell’adesione volontaria a protocolli condivisi per aumentare l’efficacia e ridurre burocrazia e tempi delle procedure; (ii) l’utilità della condivisione di regole e progetti, base per l’unificazione dei regolamenti edilizi e per le attività agricole; (iii) la necessità di semplificazione dei Piani aziendali e di l’implementazione dei regolamenti di attuazione della LR65/2014 e del Piano Paesaggistico Regionale; (iv) l’opportunità di coordinare tra loro gli strumenti urbanistici dei comuni del Chianti, in particolare riguardo alla gestione del territorio rurale.
2019
Confini, Movimenti, Luoghi. Politiche e progetti per città e territori in transizione
Confini, Movimenti, Luoghi. Politiche e progetti per città e territori in transizione. XXI Conferenza Nazionale della Società Italiana degli Urbanisti
Firenze
2018
Massimo Carta; Adalgisa Rubino; Giovanni Ruffini
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