Nel contesto nazionale i contratti di fiume, anche sottoforma di Contratti di Lago, Falda, Foce, Costa, Paesaggio Fluviale, costituiscono una vera innovazione, una rivoluzione pacifica, democratica e dal basso, per reagire al continuo diffondersi del dissesto idrogeologico e della precarietà di un territorio reso sempre più drammaticamente vulnerabile dall’eccessiva antropizzazione e dalla carenza di manutenzione. L'XI° Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume e 1°Congresso Osservatorio Nazionale CdF hanno lanciato una call per selezionare i casi di contratto più interessanti. Tra questi è stato selezionato il contratto del Fiume Calore. Il Contratto di Fiume qui presentato è nato da una collaborazione interistituzionale tra l’Unione dei Comuni Alto Calore e il Dipartimento di Architettura, laboratorio di Regional Design, dell’Università di Firenze. La finalità del programma è stata quella di partire dai Manuali e Linee Guida inerenti i Contratti dei Fiumi per adattarli ad una realtà interna dell’Italia meridionale. Lo scopo quello di predisporre, attraverso un processo di coinvolgimento degli attori istituzionali presenti, del mondo associativo e imprenditoriale, e della società attiva, un set di azioni concrete e coordinate fra loro tali da garantire il raggiungimento di due obiettivi: uno territoriale, la sicurezza dei territori, il risanamento delle acque, la mitigazione e prevenzione dei rischi idrogeologici, e il riequilibrio ambientale, da un lato; e l’altro paesaggistico, la valorizzazione paesaggistica e sostenibile delle risorse presenti sul territorio con un marketing territoriale. Il veicolo cui si è attuato tutto questo, nonché il punto di arrivo: una vision di area, che contenesse anche un manifesto con i principi del contratto di Fiume che si potesse tramutare in gestione attiva dell’ambito fluviale, inserita in un progetto di territorio. Il contratto è “planato” a terra come “struttura di gestione”, organizzata come tavolo di governance cooperativa interistituzionale presso l’Unione dei Comuni del Calore. Il tavolo si avvale di un “cruscotto” di controllo e monitoraggio in grado, al contempo, di essere strumento di governo adattivo via via che i progetti prendono corpo nella realtà e strumento di informazione sulle metodologie usate e sulle potenzialità e vantaggi per i proprietari e le istituzioni ricadenti nel Contratto di Fiume.

UN CONTRATTO DI FIUME PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL FIUME CALORE / Giuseppe De Luca; Devid Orlotti. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 1-4. (Intervento presentato al convegno XI° Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume e 1°Congresso Osservatorio Nazionale dei Contratti dei Fiumi tenutosi a Roma nel 5-6 Febbraio 2018).

UN CONTRATTO DI FIUME PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL FIUME CALORE

Giuseppe De Luca
Methodology
;
ORLOTTI, DEVID
Investigation
2018

Abstract

Nel contesto nazionale i contratti di fiume, anche sottoforma di Contratti di Lago, Falda, Foce, Costa, Paesaggio Fluviale, costituiscono una vera innovazione, una rivoluzione pacifica, democratica e dal basso, per reagire al continuo diffondersi del dissesto idrogeologico e della precarietà di un territorio reso sempre più drammaticamente vulnerabile dall’eccessiva antropizzazione e dalla carenza di manutenzione. L'XI° Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume e 1°Congresso Osservatorio Nazionale CdF hanno lanciato una call per selezionare i casi di contratto più interessanti. Tra questi è stato selezionato il contratto del Fiume Calore. Il Contratto di Fiume qui presentato è nato da una collaborazione interistituzionale tra l’Unione dei Comuni Alto Calore e il Dipartimento di Architettura, laboratorio di Regional Design, dell’Università di Firenze. La finalità del programma è stata quella di partire dai Manuali e Linee Guida inerenti i Contratti dei Fiumi per adattarli ad una realtà interna dell’Italia meridionale. Lo scopo quello di predisporre, attraverso un processo di coinvolgimento degli attori istituzionali presenti, del mondo associativo e imprenditoriale, e della società attiva, un set di azioni concrete e coordinate fra loro tali da garantire il raggiungimento di due obiettivi: uno territoriale, la sicurezza dei territori, il risanamento delle acque, la mitigazione e prevenzione dei rischi idrogeologici, e il riequilibrio ambientale, da un lato; e l’altro paesaggistico, la valorizzazione paesaggistica e sostenibile delle risorse presenti sul territorio con un marketing territoriale. Il veicolo cui si è attuato tutto questo, nonché il punto di arrivo: una vision di area, che contenesse anche un manifesto con i principi del contratto di Fiume che si potesse tramutare in gestione attiva dell’ambito fluviale, inserita in un progetto di territorio. Il contratto è “planato” a terra come “struttura di gestione”, organizzata come tavolo di governance cooperativa interistituzionale presso l’Unione dei Comuni del Calore. Il tavolo si avvale di un “cruscotto” di controllo e monitoraggio in grado, al contempo, di essere strumento di governo adattivo via via che i progetti prendono corpo nella realtà e strumento di informazione sulle metodologie usate e sulle potenzialità e vantaggi per i proprietari e le istituzioni ricadenti nel Contratto di Fiume.
2018
Dalla valorizzazione degli ambiti fluviali all'impegno dei Contratti di fiume
XI° Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume e 1°Congresso Osservatorio Nazionale dei Contratti dei Fiumi
Roma
5-6 Febbraio 2018
Giuseppe De Luca; Devid Orlotti
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