Questo contributo ripercorre il percorso di ricerca-azione che ha portato una comunità locale molto piccola, 3.700 abitanti nel comune di Buonconvento (SI) costituiti nel “Comitato per la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente di Buonconvento”, ad attivare reti di capitale sociale utili a costruire la comunità rivierasca e andare verso la definizione di un contratto di fiume. A seguito di due eventi alluvionali nel 2013 e 2015, il Comitato, forte di una precedente esperienza di mobilitazione locale legata all’insediamento di un impianto di biogas che avrebbe avuto notevoli impatti sul paesaggio (Lingua, 2014), ha intrapreso un lungo percorso di confronto con le istituzioni preposte al governo del territorio e del bacino fluviale, per comprendere quali potessero essere le modalità più appropriate per un veloce ripristino dei ponti e della rete stradale e ferroviaria. Ne è emerso un quadro di competenze complesso (Consorzio di Bonifica, Genio Civile, Regione, Province, Comuni), in cui emergeva la necessità di attivare politiche integrate di difesa del suolo, tutela delle risorse idriche e ambientali e valorizzazione del territorio. Per rispondere a queste necessità, il Comitato ha individuato il “Contratto di Fiume” come percorso proattivo verso una concezione integrata delle politiche settoriali in una visione multifunzionale del fiume, e il Laboratorio Regional Design del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, come partner nella definizione di un percorso di ricerca-azione finalizzato a convogliare l’interesse istituzionale verso il processo e, al tempo stesso, migliorare la percezione del fiume da parte dei cittadini che risiedono lungo le sue sponde. Il percorso di ricerca-azione ha portato ad esplorare le potenzialità metodologiche e operative del Regional Design (progetto di area vasta) per costruire un’immagine collettiva della comunità rivierasca, dai confini amministrativi lungo l’asta fluviale all’identità collettiva e definire una vision condivisa dello sviluppo territoriale, in riferimento sia alle specificità locali, sia all’asta fluviale nel suo complesso, in relazione ad una rinnovata percezione del fiume come risorsa e opportunità.
Verso il Contratto di Fiume Ombrone: scenari per il coinvolgimento attivo della comunità locale / Valeria Lingua, Carlo Pisano, Elisa Caruso. - STAMPA. - (2018), pp. 191-194. (Intervento presentato al convegno IV CONVEGNO ITALIANO SULLA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE. Tra cambiamento climatico e consumo di suolo: la riqualificazione fluviale per un nuovo equilibrio del territorio tenutosi a Bologna nel 23-24 ottobre 2018).
Verso il Contratto di Fiume Ombrone: scenari per il coinvolgimento attivo della comunità locale
Valeria Lingua
;Carlo Pisano;Elisa Caruso
2018
Abstract
Questo contributo ripercorre il percorso di ricerca-azione che ha portato una comunità locale molto piccola, 3.700 abitanti nel comune di Buonconvento (SI) costituiti nel “Comitato per la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente di Buonconvento”, ad attivare reti di capitale sociale utili a costruire la comunità rivierasca e andare verso la definizione di un contratto di fiume. A seguito di due eventi alluvionali nel 2013 e 2015, il Comitato, forte di una precedente esperienza di mobilitazione locale legata all’insediamento di un impianto di biogas che avrebbe avuto notevoli impatti sul paesaggio (Lingua, 2014), ha intrapreso un lungo percorso di confronto con le istituzioni preposte al governo del territorio e del bacino fluviale, per comprendere quali potessero essere le modalità più appropriate per un veloce ripristino dei ponti e della rete stradale e ferroviaria. Ne è emerso un quadro di competenze complesso (Consorzio di Bonifica, Genio Civile, Regione, Province, Comuni), in cui emergeva la necessità di attivare politiche integrate di difesa del suolo, tutela delle risorse idriche e ambientali e valorizzazione del territorio. Per rispondere a queste necessità, il Comitato ha individuato il “Contratto di Fiume” come percorso proattivo verso una concezione integrata delle politiche settoriali in una visione multifunzionale del fiume, e il Laboratorio Regional Design del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, come partner nella definizione di un percorso di ricerca-azione finalizzato a convogliare l’interesse istituzionale verso il processo e, al tempo stesso, migliorare la percezione del fiume da parte dei cittadini che risiedono lungo le sue sponde. Il percorso di ricerca-azione ha portato ad esplorare le potenzialità metodologiche e operative del Regional Design (progetto di area vasta) per costruire un’immagine collettiva della comunità rivierasca, dai confini amministrativi lungo l’asta fluviale all’identità collettiva e definire una vision condivisa dello sviluppo territoriale, in riferimento sia alle specificità locali, sia all’asta fluviale nel suo complesso, in relazione ad una rinnovata percezione del fiume come risorsa e opportunità.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.