Le nuove norme sulla riservatezza delle intercettazioni: anatomia di una riforma discussa

La riforma delle intercettazioni, dichiaratamente volta a tutelare la riservatezza delle persone coinvolte nella captazione senza ridurre il ricorso ad un prezioso mezzo di ricerca della prova, si fonda sul congegno dei brogliacci omissati, accompagnati dalle annotazioni, e sulla creazione dell'archivio riservato che costituisce la destinazione naturale del materiale non rilevante, mai oggetto di acquisizione agli atti del procedimento. L'analisi dello ius novum - peraltro di non facile lettura - è condotta con originalità di approccio e con rigore metodologico, sempre prendendo le mosse dallo sfondo costituzionale di riferimento. Il risultato raggiunto consiste nella evidenziazione di lacune normativa e di numerosi snodi nei quali la tutela del diritto alla prova, soprattutto (ma non solo) della difesa, subisce significative limitazioni. L'impatto consiste nel rilevare la necessità di ulteriori revisioni della materia o attraverso la soft law delle circolari adottate dalle Procure della Repubblica o attraverso ulteriori auspicati interventi normativi.