L'articolo descrive il rapporto fra massoneria e università in Italia nel periodo che va dall'Unità fino alla caduta del fascismo, un tema che è rimasto fino ad oggi quasi del tutto inesplorato dalla storiografia. Grazie all'individuazione di un campione di 161 professori universitari che in questo periodo furono iscritti al Grande Oriente d'Italia (l'elenco completo è pubblicato in appendice), il saggio, utilizzando un approccio prosopografico, delinea per la prima volta un quadro d'insieme della presenza massonica nei vari atenei italiani. Esso evidenzia che fra i membri della massoneria vi furono personaggi di primo piano del mondo accademico sia sul versante scientifico che su quello gestionale (rettori, presidi, direttori di istituto). Molti di essi ricoprirono ruoli politici e istituzionali di rilievo nazionale: furono ministri, parlamentari, membri del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. L'Autore svolge alcune riflessioni sulle ragioni che spinsero un così gran numero di docenti ad aderire alla massoneria e sull'influenza che attraverso di loro essa poté esercitare sull'attività delle università e, più in generale, sulla vita politica e culturale del Paese.
Massoneria e università. Presenze liberomuratorie negli atenei italiani dall'Unità al fascismo / Fulvio Conti. - In: ANNALI DI STORIA DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE. - ISSN 1127-8250. - STAMPA. - (2018), pp. 147-178. [10.17396/91811]
Massoneria e università. Presenze liberomuratorie negli atenei italiani dall'Unità al fascismo
Fulvio Conti
2018
Abstract
L'articolo descrive il rapporto fra massoneria e università in Italia nel periodo che va dall'Unità fino alla caduta del fascismo, un tema che è rimasto fino ad oggi quasi del tutto inesplorato dalla storiografia. Grazie all'individuazione di un campione di 161 professori universitari che in questo periodo furono iscritti al Grande Oriente d'Italia (l'elenco completo è pubblicato in appendice), il saggio, utilizzando un approccio prosopografico, delinea per la prima volta un quadro d'insieme della presenza massonica nei vari atenei italiani. Esso evidenzia che fra i membri della massoneria vi furono personaggi di primo piano del mondo accademico sia sul versante scientifico che su quello gestionale (rettori, presidi, direttori di istituto). Molti di essi ricoprirono ruoli politici e istituzionali di rilievo nazionale: furono ministri, parlamentari, membri del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. L'Autore svolge alcune riflessioni sulle ragioni che spinsero un così gran numero di docenti ad aderire alla massoneria e sull'influenza che attraverso di loro essa poté esercitare sull'attività delle università e, più in generale, sulla vita politica e culturale del Paese.File | Dimensione | Formato | |
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