Passando in rassegna gli autografi ad oggi noti, il contributo offre un primo ritratto in chiave paleografica di Andrea Lancia, uno degli intellettuali (e notai) trecenteschi che impiegarono scritture diverse in relazione ai testi trascritti, propri e altrui. L’esame della vicenda grafica del Lancia ha inizio con la scrittura professionale dei documenti notarili, di cui si definiscono le caratteristiche in rapporto alla tradizione corsiva del tempo. Si illustrano poi le diverse scelte grafiche adottate nei libri a carattere documentario e letterario, distinguendo tra copie di lavoro, in cui è riproposta la scrittura documentaria, senza sostanziali cambiamenti (mss. Siena, BC, C III 25 e BNCF, II I 39) e copie a buono: tra queste, si individuano prima i codici in cui la littera cursiva presenta una selezione coerente di forme e atteggiamenti che la promuovono a dignità libraria (mss. BNCF, Conv. Sopp. H 8 1012; ASF, Statuti del Comune di Firenze, 19 e 33; Ricc. 1033); poi si illustrano i libri vergati secondo il genere grafico tradizionalmente associato al libro, la littera textualis (mss. BNCF, Palatino 11 e New York, PML, M 676)

La cultura grafica di Andrea Lancia / Irene Ceccherini. - In: RIVISTA DI STUDI DANTESCHI. - ISSN 1594-1000. - STAMPA. - 10:(2010), pp. 351-367.

La cultura grafica di Andrea Lancia

Irene Ceccherini
2010

Abstract

Passando in rassegna gli autografi ad oggi noti, il contributo offre un primo ritratto in chiave paleografica di Andrea Lancia, uno degli intellettuali (e notai) trecenteschi che impiegarono scritture diverse in relazione ai testi trascritti, propri e altrui. L’esame della vicenda grafica del Lancia ha inizio con la scrittura professionale dei documenti notarili, di cui si definiscono le caratteristiche in rapporto alla tradizione corsiva del tempo. Si illustrano poi le diverse scelte grafiche adottate nei libri a carattere documentario e letterario, distinguendo tra copie di lavoro, in cui è riproposta la scrittura documentaria, senza sostanziali cambiamenti (mss. Siena, BC, C III 25 e BNCF, II I 39) e copie a buono: tra queste, si individuano prima i codici in cui la littera cursiva presenta una selezione coerente di forme e atteggiamenti che la promuovono a dignità libraria (mss. BNCF, Conv. Sopp. H 8 1012; ASF, Statuti del Comune di Firenze, 19 e 33; Ricc. 1033); poi si illustrano i libri vergati secondo il genere grafico tradizionalmente associato al libro, la littera textualis (mss. BNCF, Palatino 11 e New York, PML, M 676)
2010
10
351
367
Irene Ceccherini
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