L’articolo prende in esame le dure critiche rivolte del filosofo tedesco J. Habermas ad alcune biotecnologie applicate alla riproduzione umana. Mi concentrerò sulle obiezioni mosse all’eugenetica positiva (miglioramento di disposizioni e talenti tramite interventi genetici) e alla clonazione riproduttiva, che pur essendo ancora pratiche non realizzabili scientificamente costituirebbero in teoria una grave minaccia per il genere umano. Esse minerebbero il nostro senso di identità e di responsabilità e i rapporti morali intersoggettivi: secondo Habermas, solo rendendo nuovamente indisponibili i fondamenti biologici della vita umana è possibile evitare queste conseguenze. Infine verranno presentati alcuni spunti critici, col tentativo di mettere in luce i punti deboli del discorso habermassiano. The paper examines J. Habermas's harsh criticism of some biotechnologies applied to human reproduction. I focus on the objections raised to positive eugenics (enhancement of dispositions and talents through genetic interventions) and to reproductive cloning which, although still practically unachievable, would in theory constitute a serious threat to mankind. They would undermine our sense of identity and responsibility and intersubjective moral relationships: according to Habermas, to avoid these consequences we should make unavailable the biological foundations of human life. Finally, some critical ideas will be presented, with the attempt to highlight the weak points of the Habermassian discourse.
Le trasformazioni della natura umana: Jürgen Habermas su eugenetica positiva e clonazione / Matteo Galletti. - In: KYKÉION. - ISSN 1724-0484. - STAMPA. - 11:(2004), pp. 89-100.
Le trasformazioni della natura umana: Jürgen Habermas su eugenetica positiva e clonazione
Matteo Galletti
2004
Abstract
L’articolo prende in esame le dure critiche rivolte del filosofo tedesco J. Habermas ad alcune biotecnologie applicate alla riproduzione umana. Mi concentrerò sulle obiezioni mosse all’eugenetica positiva (miglioramento di disposizioni e talenti tramite interventi genetici) e alla clonazione riproduttiva, che pur essendo ancora pratiche non realizzabili scientificamente costituirebbero in teoria una grave minaccia per il genere umano. Esse minerebbero il nostro senso di identità e di responsabilità e i rapporti morali intersoggettivi: secondo Habermas, solo rendendo nuovamente indisponibili i fondamenti biologici della vita umana è possibile evitare queste conseguenze. Infine verranno presentati alcuni spunti critici, col tentativo di mettere in luce i punti deboli del discorso habermassiano. The paper examines J. Habermas's harsh criticism of some biotechnologies applied to human reproduction. I focus on the objections raised to positive eugenics (enhancement of dispositions and talents through genetic interventions) and to reproductive cloning which, although still practically unachievable, would in theory constitute a serious threat to mankind. They would undermine our sense of identity and responsibility and intersubjective moral relationships: according to Habermas, to avoid these consequences we should make unavailable the biological foundations of human life. Finally, some critical ideas will be presented, with the attempt to highlight the weak points of the Habermassian discourse.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.