La sentenza De Capitani/Parlamento europeo del Tribunale UE affronta il problema della trasparenza dei triloghi, le riunioni informali che i rappresentanti della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europeo tengono nell’ambito della procedura legislativa. Il Tribunale ha riconosciuto, nel caso di specie, il diritto d’accesso agli accordi provvisori raggiunti nei triloghi, valorizzando l’“intimo nesso” che lega i processi legislativi (e il loro carattere democratico) ai principi di pubblicità e trasparenza. La pronuncia rafforza la trasparenza del processo legislativo europeo e conferma la versatilità del FOIA come strumento di promozione di compromessi tra riservatezza e trasparenza delle decisioni pubbliche. Dopo aver presentato i fatti della controversia e richiamato brevemente il quadro normativo, il lavoro si sofferma su ciascuno dei passaggi del ragionamento svolto dal giudice, sottolineando come la sentenza avvicini il processo legislativo europeo a quello di uno Stato nazionale sotto il profilo della pubblicità, ma mostrando, allo stesso tempo, i limiti del risultato raggiunto. Restano, infatti, alcuni nodi irrisolti sui confini del diritto d’accesso in sede europea e, più in generale, sulla legittimità della prassi dei triloghi.
Diritto d'accesso e triloghi: un passo verso la trasparenza del processo legislativo europeo / Piazza Ippolito. - In: GIORNALE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO. - ISSN 1591-559X. - STAMPA. - (2018), pp. 485-492.
Diritto d'accesso e triloghi: un passo verso la trasparenza del processo legislativo europeo
Piazza Ippolito
2018
Abstract
La sentenza De Capitani/Parlamento europeo del Tribunale UE affronta il problema della trasparenza dei triloghi, le riunioni informali che i rappresentanti della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europeo tengono nell’ambito della procedura legislativa. Il Tribunale ha riconosciuto, nel caso di specie, il diritto d’accesso agli accordi provvisori raggiunti nei triloghi, valorizzando l’“intimo nesso” che lega i processi legislativi (e il loro carattere democratico) ai principi di pubblicità e trasparenza. La pronuncia rafforza la trasparenza del processo legislativo europeo e conferma la versatilità del FOIA come strumento di promozione di compromessi tra riservatezza e trasparenza delle decisioni pubbliche. Dopo aver presentato i fatti della controversia e richiamato brevemente il quadro normativo, il lavoro si sofferma su ciascuno dei passaggi del ragionamento svolto dal giudice, sottolineando come la sentenza avvicini il processo legislativo europeo a quello di uno Stato nazionale sotto il profilo della pubblicità, ma mostrando, allo stesso tempo, i limiti del risultato raggiunto. Restano, infatti, alcuni nodi irrisolti sui confini del diritto d’accesso in sede europea e, più in generale, sulla legittimità della prassi dei triloghi.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.