Il lavoro parte dall'idea che l’università (e ciò vale in generale per tutto il sistema formativo, che è stato fin qui fortemente escludente nei confronti delle persone lgtqi) riuscirà ad essere veramente inclusiva nella misura in cui non sarà solo in grado di accogliere studenti, tecnici-amministrativi, esperti linguistici, ricercatori e docenti LGBTQI, ma anche di produrre e trasmettere un sapere che scardini i preconcetti su cui si è giustificata a lungo la loro esclusione e marginalità sociale. Dalle teorizzazioni queer, nelle loro molteplici declinazioni, possono venire molti spunti per liberare l’università dai vizi che derivano dalle sue origini androcentriche, patriarcali, bianche, abiliste ed eteronormative, vizi che nella fase attuale – anche per effetto delle recenti riforme in direzione di una gestione sempre più manageriale e neoliberista dell’università - sembrano essere destinati ad acuirsi. Gli spunti che qui sviluppo riguardano, in particolare. la concezione del tempo, dello spazio e la questione del sapere interdisciplinare e del rapporto tra saperi accademici e saperi locali.

Note per una critica queer degli spazi, dei tempi e dei saperi accademici / Brunella Casalini. - STAMPA. - (2020), pp. 23-41. (Intervento presentato al convegno Le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere tenutosi a Pisa nel 17-18 gennaio 2019).

Note per una critica queer degli spazi, dei tempi e dei saperi accademici

Brunella Casalini
2020

Abstract

Il lavoro parte dall'idea che l’università (e ciò vale in generale per tutto il sistema formativo, che è stato fin qui fortemente escludente nei confronti delle persone lgtqi) riuscirà ad essere veramente inclusiva nella misura in cui non sarà solo in grado di accogliere studenti, tecnici-amministrativi, esperti linguistici, ricercatori e docenti LGBTQI, ma anche di produrre e trasmettere un sapere che scardini i preconcetti su cui si è giustificata a lungo la loro esclusione e marginalità sociale. Dalle teorizzazioni queer, nelle loro molteplici declinazioni, possono venire molti spunti per liberare l’università dai vizi che derivano dalle sue origini androcentriche, patriarcali, bianche, abiliste ed eteronormative, vizi che nella fase attuale – anche per effetto delle recenti riforme in direzione di una gestione sempre più manageriale e neoliberista dell’università - sembrano essere destinati ad acuirsi. Gli spunti che qui sviluppo riguardano, in particolare. la concezione del tempo, dello spazio e la questione del sapere interdisciplinare e del rapporto tra saperi accademici e saperi locali.
2020
Le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere
Le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere
Pisa
17-18 gennaio 2019
Goal 4: Quality education
Goal 5: Gender equality
Brunella Casalini
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