Nel presente contributo si indaga sulla natura giuridica del senatusconsultum ultimum, quale provvedimento legittimo, giustificato da uno stato d’emergenza, o quale provvedimento di natura politica. La ricerca, effettuata con l’ausilio delle fonti su molteplici casi in cui il senato fece ricorso a questo espediente, evidenzia molto spesso l’assenza di presupposti sufficienti per giustificare l’attribuzione ai consoli di poteri maggiori rispetto a quelli derivanti loro dall’imperium. Emerge, di conseguenza, come tale provvedimento fosse un importante strumento di cui si avvaleva arbitrariamente il senato per perseguire i suoi obiettivi politici: privo, infatti, di qualunque forza normativa, esso non poteva essere in grado di abrogare o anche solo sospendere i precetti normativi relativi alla principale garanzia del cittadino, la provocatio ad populum. Si trattava, dunque, di un provvedimento che trovava la sua unica giustificazione nella prassi politica, non sufficiente a legittimare il suo inserimento nella costituzione romana. The senatusconsultum ultimum: a senatorial provision between political opportunity and constitutional legitimacy: This contribution investigates the legal nature of the senatusconsultum ultimum, as a legitimate measure, justified by a state of emergency, or as a political measure. The research, carried out with the help of sources on multiple cases where the senate resorted to this expedient, very often highlights the absence of sufficient presuppositions to justify the attribution to consuls of higher powers than those deriving from the imperium. Consequently, it emerges that this provision was an important mean which the Senate arbitrarily used to pursue its political objectives: lacking, in fact, any normative force, it could not be able to repeal or even suspend the normative precepts. relating to the main guarantee of the citizen, the provocatio ad populum. It was, therefore, a measure that found its only justification in political practice, not sufficient to legitimize its inclusion in the Roman constitution.
Il senatusconsultum ultimum: un provvedimento senatorio tra opportunità politica e legittimità costituzionale / Mariangela Ravizza. - In: ANNALI DEL SEMINARIO GIURIDICO. - ISSN 1972-8441. - STAMPA. - LXI:(2018), pp. 259-286.
Il senatusconsultum ultimum: un provvedimento senatorio tra opportunità politica e legittimità costituzionale
Mariangela Ravizza
2018
Abstract
Nel presente contributo si indaga sulla natura giuridica del senatusconsultum ultimum, quale provvedimento legittimo, giustificato da uno stato d’emergenza, o quale provvedimento di natura politica. La ricerca, effettuata con l’ausilio delle fonti su molteplici casi in cui il senato fece ricorso a questo espediente, evidenzia molto spesso l’assenza di presupposti sufficienti per giustificare l’attribuzione ai consoli di poteri maggiori rispetto a quelli derivanti loro dall’imperium. Emerge, di conseguenza, come tale provvedimento fosse un importante strumento di cui si avvaleva arbitrariamente il senato per perseguire i suoi obiettivi politici: privo, infatti, di qualunque forza normativa, esso non poteva essere in grado di abrogare o anche solo sospendere i precetti normativi relativi alla principale garanzia del cittadino, la provocatio ad populum. Si trattava, dunque, di un provvedimento che trovava la sua unica giustificazione nella prassi politica, non sufficiente a legittimare il suo inserimento nella costituzione romana. The senatusconsultum ultimum: a senatorial provision between political opportunity and constitutional legitimacy: This contribution investigates the legal nature of the senatusconsultum ultimum, as a legitimate measure, justified by a state of emergency, or as a political measure. The research, carried out with the help of sources on multiple cases where the senate resorted to this expedient, very often highlights the absence of sufficient presuppositions to justify the attribution to consuls of higher powers than those deriving from the imperium. Consequently, it emerges that this provision was an important mean which the Senate arbitrarily used to pursue its political objectives: lacking, in fact, any normative force, it could not be able to repeal or even suspend the normative precepts. relating to the main guarantee of the citizen, the provocatio ad populum. It was, therefore, a measure that found its only justification in political practice, not sufficient to legitimize its inclusion in the Roman constitution.File | Dimensione | Formato | |
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