La discussione sulle conseguenze dell’impiego dei robot e dell’intelligenza artificiale nell’impresa e sul ruolo della fiscalità al riguardo sta conoscendo in tempi recenti un grande sviluppo. L’idea di sottoporre a tributo le attività svolte attraverso processi automatizzati, rilanciata da Bill Gates nel 2017, ha prodotto reazioni contrastanti. Si tratta di comprendere quale possa essere il modello astratto di un simile tributo. Potrebbe aiutare, al riguardo, la teoria pigouviana sulla internalizzazione delle esternalità negative, considerato il rischio, ampiamente condiviso anche da istituzioni internazionali, che la diffusione dei robot porti all’espulsione dal mondo produttivo di molti lavoratori “umani” con conseguente perdita di risorse del sistema sociale nel suo complesso. In Italia, dove fino ad oggi si è privilegiata la strada dell’agevolazione fiscale degli investimenti in innovazione tecnologica, questo tipo di tributo potrebbe comunque essere applicato nella fase a regime, quando le nuove procedure automatizzate sono idonee ad incrementare oltremodo i risultati reddituali dell’impresa.
La tassa sui robot tra mito (tanto) e realtà (poca) / stefano dorigo. - In: CORRIERE TRIBUTARIO. - ISSN 1590-8100. - STAMPA. - (2018), pp. 2364-2370.
La tassa sui robot tra mito (tanto) e realtà (poca)
stefano dorigo
2018
Abstract
La discussione sulle conseguenze dell’impiego dei robot e dell’intelligenza artificiale nell’impresa e sul ruolo della fiscalità al riguardo sta conoscendo in tempi recenti un grande sviluppo. L’idea di sottoporre a tributo le attività svolte attraverso processi automatizzati, rilanciata da Bill Gates nel 2017, ha prodotto reazioni contrastanti. Si tratta di comprendere quale possa essere il modello astratto di un simile tributo. Potrebbe aiutare, al riguardo, la teoria pigouviana sulla internalizzazione delle esternalità negative, considerato il rischio, ampiamente condiviso anche da istituzioni internazionali, che la diffusione dei robot porti all’espulsione dal mondo produttivo di molti lavoratori “umani” con conseguente perdita di risorse del sistema sociale nel suo complesso. In Italia, dove fino ad oggi si è privilegiata la strada dell’agevolazione fiscale degli investimenti in innovazione tecnologica, questo tipo di tributo potrebbe comunque essere applicato nella fase a regime, quando le nuove procedure automatizzate sono idonee ad incrementare oltremodo i risultati reddituali dell’impresa.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.