Nell’ottica di migliorare la sostenibilità degli insediamenti urbani e il benessere, anche sociale, dei residenti, molte municipalità stanno lavorando per incrementare la propria copertura verde (Fig. 4). È stato infatti dimostrato come il miglioramento dell’ambiente fisico, ottenuto anche mediante la messa a dimora di alberi, la realizzazione di aree verdi fruibili e la loro corretta gestione abbia un impatto significativo sulle attitudini sociali di chi vive in tale ambiente. In particolare, la riconversione di aree derelitte e marginali in aree verdi fruibili di qualità può contribuire a ridurre il tasso, sia reale, sia percepito, di criminalità. Se questo è l’obiettivo della pianificazione, le aree verdi di maggior impatto sono quelle costituite da prato e da alberi di I o II grandezza, impalcati alti in modo da non occludere la visuale, mentre la realizzazione di aree verdi dense con piccoli alberi e arbusti può sortire l’effetto opposto (Fig. 5). Questo, ovviamente, non significa rinunciare alla componente arbustiva e a vegetazione pluristratificata, cosi essenziali per la fornitura di una molteplicità di servizi ecosistemici, ma implica una maggiore sensibilità di progettisti e gestori del verde nella collocazione e nella cura delle diverse tipologie di specie vegetali. Inoltre, è opportuno che gli interventi siano mirati ed economicamente sostenibili, evitando che la riqualificazione di quartiere sfoci in processi di speculazione e gentrificazione, cioè l’insieme dei cambiamenti socio-urbanistici in un quartiere povero finalizzato all’allontanamento della popolazione residente e alla sua sostituzione con classi sociali benestanti.
Chiome contro il crimine / Francesco Ferrini. - In: ACER. - ISSN 1828-4434. - STAMPA. - 2019:(2019), pp. 75-78.
Chiome contro il crimine
Francesco Ferrini
2019
Abstract
Nell’ottica di migliorare la sostenibilità degli insediamenti urbani e il benessere, anche sociale, dei residenti, molte municipalità stanno lavorando per incrementare la propria copertura verde (Fig. 4). È stato infatti dimostrato come il miglioramento dell’ambiente fisico, ottenuto anche mediante la messa a dimora di alberi, la realizzazione di aree verdi fruibili e la loro corretta gestione abbia un impatto significativo sulle attitudini sociali di chi vive in tale ambiente. In particolare, la riconversione di aree derelitte e marginali in aree verdi fruibili di qualità può contribuire a ridurre il tasso, sia reale, sia percepito, di criminalità. Se questo è l’obiettivo della pianificazione, le aree verdi di maggior impatto sono quelle costituite da prato e da alberi di I o II grandezza, impalcati alti in modo da non occludere la visuale, mentre la realizzazione di aree verdi dense con piccoli alberi e arbusti può sortire l’effetto opposto (Fig. 5). Questo, ovviamente, non significa rinunciare alla componente arbustiva e a vegetazione pluristratificata, cosi essenziali per la fornitura di una molteplicità di servizi ecosistemici, ma implica una maggiore sensibilità di progettisti e gestori del verde nella collocazione e nella cura delle diverse tipologie di specie vegetali. Inoltre, è opportuno che gli interventi siano mirati ed economicamente sostenibili, evitando che la riqualificazione di quartiere sfoci in processi di speculazione e gentrificazione, cioè l’insieme dei cambiamenti socio-urbanistici in un quartiere povero finalizzato all’allontanamento della popolazione residente e alla sua sostituzione con classi sociali benestanti.| File | Dimensione | Formato | |
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