Nel situare la figura di Luigi Meneghello tra più codici espressivi, Le “interazioni forti” attraversa l’opera dell’autore secondo piste di lettura inedite che illuminano una scrittura eslege e in fermento, in cui possiamo ancora leggerci e riconoscerci. Ne risulta un attento e sfaccettato ritratto critico dello scrittore di Malo, a sua volta arricchito dalla presentazione di materiali inediti, qui confluiti dalla Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, l’Archivio Licisco Magagnato di Verona e le collezioni private di Giuseppe Meneghello e Adriano Marchesini. Un volume a più voci, che nel raccogliere i contributi di sette studiosi propizia ulteriori sondaggi nel macrotesto dell’autore: dal rapporto tra parola e immagine (Luciano Zampese) alla narrazione quale tecnica fotografica (Luca Divitini); dalle prefigurazioni dell’Oltre (Ernestina Pellegrini), all’ipogeo filosofico (Valentina Fiume); dai bestiari di genere (Diego Salvadori) agli ipotesti sommersi (Anna Gallia); per approdare infine al Meneghello giornalista, dal suo proposito di dare vita a una nuova testata (Luciano Zampese), alle collaborazioni a La Stampa e il Corriere della sera (Tommaso Cheli).
Le "interazioni forti". Per Luigi Meneghello / salvadori diego. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 1-183.
Le "interazioni forti". Per Luigi Meneghello
salvadori diego
2018
Abstract
Nel situare la figura di Luigi Meneghello tra più codici espressivi, Le “interazioni forti” attraversa l’opera dell’autore secondo piste di lettura inedite che illuminano una scrittura eslege e in fermento, in cui possiamo ancora leggerci e riconoscerci. Ne risulta un attento e sfaccettato ritratto critico dello scrittore di Malo, a sua volta arricchito dalla presentazione di materiali inediti, qui confluiti dalla Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, l’Archivio Licisco Magagnato di Verona e le collezioni private di Giuseppe Meneghello e Adriano Marchesini. Un volume a più voci, che nel raccogliere i contributi di sette studiosi propizia ulteriori sondaggi nel macrotesto dell’autore: dal rapporto tra parola e immagine (Luciano Zampese) alla narrazione quale tecnica fotografica (Luca Divitini); dalle prefigurazioni dell’Oltre (Ernestina Pellegrini), all’ipogeo filosofico (Valentina Fiume); dai bestiari di genere (Diego Salvadori) agli ipotesti sommersi (Anna Gallia); per approdare infine al Meneghello giornalista, dal suo proposito di dare vita a una nuova testata (Luciano Zampese), alle collaborazioni a La Stampa e il Corriere della sera (Tommaso Cheli).| File | Dimensione | Formato | |
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