Il testo considera la sostenibilità energetica in virtù della applicazione di un concetto diverso di fare illuminazione. Il diverso consiste nella ricerca di nuovi materiali e nuove applicazioni per ottenere luce a basso consumo, ma anche nel rifondare nuovi principi di educazione alla luce attraverso nuovi stimoli percettivi. La fotoluminescenza rientra tra i fenomeni riscontrabili in natura e in generale definiti “luminescenza naturale”. Per luminescenza si intende il fenomeno fisico dovuto all’emissione di fotoni di luce visibile o infrarossa da parte di un materiale eccitato, cioè in risposta ad uno stimolo esterno. La fotoluminescenza ne costituisce una specificità che studi e sperimentazioni, avviati in ambito accademico, hanno permesso di esplorare e rendere fattibili nuove lampade a consumo zero. La semplice esposizione alla radiazione solare è sufficiente ad eccitare i pigmenti fotoluminescenti. Questo tipo di luce non ha bisogno di energia elettrica per funzionare. Assorbe luce solare o artificiale, purché emessa da raggi UV, per poi restituirla gradualmente. Una nuova generazione di materiali fotoluminescenti è costituita da quelli che vengono brevettati sotto il nome di New Light Pigment. Se per il vantaggio di risparmio energetico l’applicazione della fotoluminescenza dipende da fattori tecnico attuativi, nel gestire la luce di presenza serve invece incidere profondamente su qualcosa che ha poco di tecnico-scientifico, ma sostanzialmente molto di culturale. Non è operazione facile smuovere l’educazione alla percezione della luce cosi come si è andata consolidando nel tempo e diventando status nella mentalità contemporanea. L’abitudine a vivere in un’atmosfera di spettacolarità, in un eccesso di luci, influenzano ormai inevitabilmente la domanda di illuminazione artificiale capace di creare un ambiente carico di suggestioni visive. Il peso relativo attribuito alle informazioni che si veicolano con la luce è enorme e supera di gran lunga l’importanza che attribuiamo ai dati percepiti con altri mezzi sensoriali. In tutti i casi in cui la fotoluminescenza può essere applicata come luce di “presenza” il servizio reso diventa duplice e sinergico tra il risparmio energetico e la sensibilizzazione a percepire la luce come chiarore non invadente a cui abituarsi sapendo riconoscere la magia della luce nella sua essenzialità. Vedere la luce in un modo diverso. / The text considers energy sustainability under the application of a different concept of lighting. The different concept consists of searching for new materials and new applications to obtain low-consumption light and refounding new principles of light education through new perceptive stimuli. Photoluminescence is one of the phenomena found in nature and generally defined as "natural luminescence". Luminescence is the physical phenomenon caused by the emission of visible or infrared light photons by an exciting material, i.e. in response to an external stimulus. Photoluminescence is a specificity that studies and experiments initiated in the academic field have made it possible to explore and make feasible new zero consumption lamps. Simple exposure to solar radiation is enough to excite the photoluminescent pigments. This type of light does not need electricity to work. It absorbs sunlight or artificial light, provided it is emitted by UV radiation, and then gradually returns it. A new generation of photoluminescent materials is those patented under the name of New Light Pigment. While photoluminescence for energy-saving purposes depends on technical implementation factors, the use of presence light requires a profound change in something that is not so much technical and scientific as cultural. It is not easy to change the perception of light as it has been consolidated over time and has become contemporary thinking. The habit of living in an atmosphere of spectacle above lights now inevitably influences the demand for artificial lighting capable of creating an environment full of visual suggestions. The relative weight attributed to light's information is enormous and far exceeds the importance we attribute to data perceived by other sensory means. In all cases in which photoluminescence can be applied as "presence" light, the service rendered becomes twofold and synergic between energy-saving and sensitising people to perceive light as a non-intrusive glow to which they can become accustomed by recognising the magic of light in its essentiality. Seeing the light differently.

M'illumino diverso - Nuovi materiali e nuove applicazioni per ottenere luce a basso consumo / “I illuminate myself” differently - New materials and new applications to obtain low consumption lighting / Gianpiero Alfarano. - In: LUCE. - ISSN 1828-0560. - STAMPA. - 327:(2019), pp. 34-39.

M'illumino diverso - Nuovi materiali e nuove applicazioni per ottenere luce a basso consumo / “I illuminate myself” differently - New materials and new applications to obtain low consumption lighting

Gianpiero Alfarano
2019

Abstract

Il testo considera la sostenibilità energetica in virtù della applicazione di un concetto diverso di fare illuminazione. Il diverso consiste nella ricerca di nuovi materiali e nuove applicazioni per ottenere luce a basso consumo, ma anche nel rifondare nuovi principi di educazione alla luce attraverso nuovi stimoli percettivi. La fotoluminescenza rientra tra i fenomeni riscontrabili in natura e in generale definiti “luminescenza naturale”. Per luminescenza si intende il fenomeno fisico dovuto all’emissione di fotoni di luce visibile o infrarossa da parte di un materiale eccitato, cioè in risposta ad uno stimolo esterno. La fotoluminescenza ne costituisce una specificità che studi e sperimentazioni, avviati in ambito accademico, hanno permesso di esplorare e rendere fattibili nuove lampade a consumo zero. La semplice esposizione alla radiazione solare è sufficiente ad eccitare i pigmenti fotoluminescenti. Questo tipo di luce non ha bisogno di energia elettrica per funzionare. Assorbe luce solare o artificiale, purché emessa da raggi UV, per poi restituirla gradualmente. Una nuova generazione di materiali fotoluminescenti è costituita da quelli che vengono brevettati sotto il nome di New Light Pigment. Se per il vantaggio di risparmio energetico l’applicazione della fotoluminescenza dipende da fattori tecnico attuativi, nel gestire la luce di presenza serve invece incidere profondamente su qualcosa che ha poco di tecnico-scientifico, ma sostanzialmente molto di culturale. Non è operazione facile smuovere l’educazione alla percezione della luce cosi come si è andata consolidando nel tempo e diventando status nella mentalità contemporanea. L’abitudine a vivere in un’atmosfera di spettacolarità, in un eccesso di luci, influenzano ormai inevitabilmente la domanda di illuminazione artificiale capace di creare un ambiente carico di suggestioni visive. Il peso relativo attribuito alle informazioni che si veicolano con la luce è enorme e supera di gran lunga l’importanza che attribuiamo ai dati percepiti con altri mezzi sensoriali. In tutti i casi in cui la fotoluminescenza può essere applicata come luce di “presenza” il servizio reso diventa duplice e sinergico tra il risparmio energetico e la sensibilizzazione a percepire la luce come chiarore non invadente a cui abituarsi sapendo riconoscere la magia della luce nella sua essenzialità. Vedere la luce in un modo diverso. / The text considers energy sustainability under the application of a different concept of lighting. The different concept consists of searching for new materials and new applications to obtain low-consumption light and refounding new principles of light education through new perceptive stimuli. Photoluminescence is one of the phenomena found in nature and generally defined as "natural luminescence". Luminescence is the physical phenomenon caused by the emission of visible or infrared light photons by an exciting material, i.e. in response to an external stimulus. Photoluminescence is a specificity that studies and experiments initiated in the academic field have made it possible to explore and make feasible new zero consumption lamps. Simple exposure to solar radiation is enough to excite the photoluminescent pigments. This type of light does not need electricity to work. It absorbs sunlight or artificial light, provided it is emitted by UV radiation, and then gradually returns it. A new generation of photoluminescent materials is those patented under the name of New Light Pigment. While photoluminescence for energy-saving purposes depends on technical implementation factors, the use of presence light requires a profound change in something that is not so much technical and scientific as cultural. It is not easy to change the perception of light as it has been consolidated over time and has become contemporary thinking. The habit of living in an atmosphere of spectacle above lights now inevitably influences the demand for artificial lighting capable of creating an environment full of visual suggestions. The relative weight attributed to light's information is enormous and far exceeds the importance we attribute to data perceived by other sensory means. In all cases in which photoluminescence can be applied as "presence" light, the service rendered becomes twofold and synergic between energy-saving and sensitising people to perceive light as a non-intrusive glow to which they can become accustomed by recognising the magic of light in its essentiality. Seeing the light differently.
2019
327
34
39
Gianpiero Alfarano
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