THE PROJECT OF COHABITATION

Le politiche di risparmio del suolo oramai diffuse costringono a valorizzare edifici ed aree esistenti, già compromesse o inutilizzate, prefigurando una sorta di “manutenzione” urbanistica. Al di là delle occasioni emergenziali, è spesso difficile pensare ed attuare politiche attive d'interventi strategici di salvaguardia. Sembrerebbe quindi opportuno cercare un'alleanza tra queste due dinamiche, per non vederle sempre contrapposte, anzi per poter immaginare la costruzione di nuovi paesaggi, la loro conservazione/manutenzione tramite la prevenzione. Un progetto che si sta per realizzare nella pianura di Pisa (Italia) ha definito i carichi idraulici da smaltire e i volumi d'acqua da invasare in un'area destinata alla laminazione, provvedendo ad identificare una soluzione che consenta la realizzazione di un Parco Scientifico Tecnologico. L’insediamento di un Centro Polifunzionale su un tratto di costa ad Olbia (Italia) si è dovuto invece confrontare con la possibilità di “riscattare” l'area dall'ingombrante e dannosa presenza di un maleodorante depuratore attorno cui si avvolge. In Albania si stanno cercando strategie di progettazione per il turismo e le mutazioni del paesaggio imprevedibili causate dai cambiamenti climatici. Questi esempi dimostrano quanto il progetto di architettura oggi debba essere in grado di affrontare problematiche ben più ampie di quelle proposte dal suo programma funzionale, facendosi carico di soluzioni ambientali e di manutenzione urbanistica e paesaggistica, ben oltre gli ambiti disciplinari. E' possibile immaginare scenari in cui il progetto dev’essere compatibile con livelli acustici insopportabili, franosità del terreno, rischi di mareggiate ed erosioni, aree alluvionabili e rischi d'incendi boschivi...le cui soluzioni intrecciate possono sviluppare nuove ed interessanti risorse.