La tutela delle razze e varietà locali e della cultura rurale ad esse legata, è un obiettivo che la Regione Toscana persegue sin dal 1997. Oggi alla tutela delle risorse genetiche locali, ma più in generale dell’agrobiodiversità, si legano indissolubilmente i temi della sostenibilità ambientale, dell’economia circolare, della tutela del suolo, dell’acqua, del clima e della biodiversità naturale e selvatica. Ciascuno di questi temi necessita di strumenti di tutela e di gestione specifici, ma che devono obbligatoriamente dialogare tra loro per poter fare scelte sempre più efficaci in tutti gli ambiti di politica e gestione territoriale. Per contrastare l’abbandono di razze animali e varietà vegetali tradizionali a rischio di estinzione, gli agricoltori, soprattutto i giovani, vanno sostenuti nello sforzo di recuperare know-how in materia di selezione, riproduzione e altre pratiche agronomiche tradizionali, indirizzate verso opportunità economiche moderne e innovative che sfruttino le stesse conoscenze e pratiche tradizionali. La conservazione e la valorizzazione delle risorse genetiche locali, soprattutto a rischio di estinzione, devono essere sorrette da un’attività scientifica sistematica diretta, oltre che alla caratterizzazione e conservazione, anche all’individuazione delle loro caratteristiche in particolari condizioni climatiche, agronomiche o per particolari impieghi e all’individuazione dell’insieme di buone pratiche e di esperienze pilota capaci di migliorare i processi di valorizzazione. Importante è promuovere la valorizzazione delle produzioni locali ed in particolar modo di quelle a rischio di estinzione nell’ottica di mantenere la produzione agricola toscana quanto più bio-diversa possibile. Per far questo occorre che l’obbiettivo principale della valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali deve essere quello di aumentare la loro redditività creando maggior interesse negli agricoltori verso le razze e varietà locali. L’azione di valorizzazione deve essere accompagnata da una maggiore informazione nei confronti dei consumatori, sempre più attenti alla qualità dei prodotti e sempre più interessati alle produzioni locali. Fondamentale diventa impostare un ragionamento di policy che parta dai territori e dalle comunità locali. Incentivare la nascita di strategie territoriali per la tutela della biodiversità agricola e alimentare di un territorio a partire dal recupero, conservazione e valorizzazione delle razze e delle varietà locali a rischio di estinzione, è un modo strettamente connesso alla tutela dell’agricoltura come attività economica a presidio del territorio e della cultura locale. Inoltre, in vista della nuova programmazione dello sviluppo rurale, fondamentale risulta incentivare l’attivazione di progetti integrati (di filiera, territoriali, di distretto, ecc.) sui temi legati alla tutela e valorizzazione dell’agrobiodiversità regionale, vista la positiva esperienza dell’uso di questo strumento nelle precedenti programmazioni. Questo studio, affidato dalla Regione Toscana al PIN Polo Universitario di Prato (sulle risorse genetiche vegetali) e al Centro di Ricerche Agro-ambientali “E. Avanzi” dell’Università di Pisa (sulle risorse genetiche animali), evidenzia alcune aree di miglioramento del sistema regionale attuale, LR 64/04, utili ad affrontare l’attuazione del sistema nazionale della L. 194/2015; inoltre evidenzia le principali necessità di sostegno con possibili indicazioni di policy.

Tutela e valorizzazione dell’agrobiodiversità vegetale e animale in Toscana: analisi e indicazioni di policy / Belletti Giovanni, Scaramuzzi SIlvia, Marescotti Andrea. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 1-212.

Tutela e valorizzazione dell’agrobiodiversità vegetale e animale in Toscana: analisi e indicazioni di policy

Belletti Giovanni;Scaramuzzi SIlvia;Marescotti Andrea
2019

Abstract

La tutela delle razze e varietà locali e della cultura rurale ad esse legata, è un obiettivo che la Regione Toscana persegue sin dal 1997. Oggi alla tutela delle risorse genetiche locali, ma più in generale dell’agrobiodiversità, si legano indissolubilmente i temi della sostenibilità ambientale, dell’economia circolare, della tutela del suolo, dell’acqua, del clima e della biodiversità naturale e selvatica. Ciascuno di questi temi necessita di strumenti di tutela e di gestione specifici, ma che devono obbligatoriamente dialogare tra loro per poter fare scelte sempre più efficaci in tutti gli ambiti di politica e gestione territoriale. Per contrastare l’abbandono di razze animali e varietà vegetali tradizionali a rischio di estinzione, gli agricoltori, soprattutto i giovani, vanno sostenuti nello sforzo di recuperare know-how in materia di selezione, riproduzione e altre pratiche agronomiche tradizionali, indirizzate verso opportunità economiche moderne e innovative che sfruttino le stesse conoscenze e pratiche tradizionali. La conservazione e la valorizzazione delle risorse genetiche locali, soprattutto a rischio di estinzione, devono essere sorrette da un’attività scientifica sistematica diretta, oltre che alla caratterizzazione e conservazione, anche all’individuazione delle loro caratteristiche in particolari condizioni climatiche, agronomiche o per particolari impieghi e all’individuazione dell’insieme di buone pratiche e di esperienze pilota capaci di migliorare i processi di valorizzazione. Importante è promuovere la valorizzazione delle produzioni locali ed in particolar modo di quelle a rischio di estinzione nell’ottica di mantenere la produzione agricola toscana quanto più bio-diversa possibile. Per far questo occorre che l’obbiettivo principale della valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali deve essere quello di aumentare la loro redditività creando maggior interesse negli agricoltori verso le razze e varietà locali. L’azione di valorizzazione deve essere accompagnata da una maggiore informazione nei confronti dei consumatori, sempre più attenti alla qualità dei prodotti e sempre più interessati alle produzioni locali. Fondamentale diventa impostare un ragionamento di policy che parta dai territori e dalle comunità locali. Incentivare la nascita di strategie territoriali per la tutela della biodiversità agricola e alimentare di un territorio a partire dal recupero, conservazione e valorizzazione delle razze e delle varietà locali a rischio di estinzione, è un modo strettamente connesso alla tutela dell’agricoltura come attività economica a presidio del territorio e della cultura locale. Inoltre, in vista della nuova programmazione dello sviluppo rurale, fondamentale risulta incentivare l’attivazione di progetti integrati (di filiera, territoriali, di distretto, ecc.) sui temi legati alla tutela e valorizzazione dell’agrobiodiversità regionale, vista la positiva esperienza dell’uso di questo strumento nelle precedenti programmazioni. Questo studio, affidato dalla Regione Toscana al PIN Polo Universitario di Prato (sulle risorse genetiche vegetali) e al Centro di Ricerche Agro-ambientali “E. Avanzi” dell’Università di Pisa (sulle risorse genetiche animali), evidenzia alcune aree di miglioramento del sistema regionale attuale, LR 64/04, utili ad affrontare l’attuazione del sistema nazionale della L. 194/2015; inoltre evidenzia le principali necessità di sostegno con possibili indicazioni di policy.
2019
9788894443004
Belletti Giovanni, Scaramuzzi SIlvia, Marescotti Andrea
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