Inserito nella sezione monografica del numero della rivista dedicato al tema Historiographie politique: les historiens italiens et la France (XIXe-XXe siècles), curato da Frédéric Attal e Michel Leymarie, il saggio si sofferma sull’interesse degli storici italiani per lo studio della Terza Repubblica francese, più precisamente dalla fine del XIX secolo al suo crollo, con l’affermazione del regime di Vichy, dopo la sconfitta del 1940. Se non è riconoscibile una scuola italiana di studi francesi, come invece è possibile rilevare Oltralpe l’esistenza di una École française di studiosi di storia dell’Italia contemporanea (anche grazie al supporto di una istituzione come l’École française de Rome), nondimeno vi è un gruppo di storici e storiche italiane che si sono interessati ad alcuni momenti-cerniera o ad alcuni temi del periodo della Terza Repubblica francese: l’affaire Dreyfus, il movimento operaio e socialista, il dibattito sulle origini del fascismo francese e delle destre. Va inoltre sottolineato che l’interesse per la Francia da parte degli studiosi contemporaneisti italiani non si riflette tanto nella predilezione di farne un campo di studio, quanto nello sceglierla come paese d’elezione in virtù della sua tradizione di studi e di innovazione sulle questioni metodologiche, innanzitutto rispetto alla storia sociale, almeno fino agli anni ’80 del XX secolo, e da allora per la storia culturale. Un importante passo è stato compiuto in anni recenti con la promozione delle tesi di dottorato in cotutela, che hanno privilegiato la prospettiva di storia comparata o di entangled history fra l’Italia e la Francia, segnatamente sugli scambi di storia culturale e politica, un campo di studi che si è rinnovato molto in tempi recenti.
Le regard des historiens italiens sur la France de la fin du XIX e siècle à Vichy / V. Galimi. - In: REVUE HISTORIQUE. - ISSN 0035-3264. - STAMPA. - 2016:(2016), pp. 139-146. [10.3917/rhis.161.0139]
Le regard des historiens italiens sur la France de la fin du XIX e siècle à Vichy
V. Galimi
2016
Abstract
Inserito nella sezione monografica del numero della rivista dedicato al tema Historiographie politique: les historiens italiens et la France (XIXe-XXe siècles), curato da Frédéric Attal e Michel Leymarie, il saggio si sofferma sull’interesse degli storici italiani per lo studio della Terza Repubblica francese, più precisamente dalla fine del XIX secolo al suo crollo, con l’affermazione del regime di Vichy, dopo la sconfitta del 1940. Se non è riconoscibile una scuola italiana di studi francesi, come invece è possibile rilevare Oltralpe l’esistenza di una École française di studiosi di storia dell’Italia contemporanea (anche grazie al supporto di una istituzione come l’École française de Rome), nondimeno vi è un gruppo di storici e storiche italiane che si sono interessati ad alcuni momenti-cerniera o ad alcuni temi del periodo della Terza Repubblica francese: l’affaire Dreyfus, il movimento operaio e socialista, il dibattito sulle origini del fascismo francese e delle destre. Va inoltre sottolineato che l’interesse per la Francia da parte degli studiosi contemporaneisti italiani non si riflette tanto nella predilezione di farne un campo di studio, quanto nello sceglierla come paese d’elezione in virtù della sua tradizione di studi e di innovazione sulle questioni metodologiche, innanzitutto rispetto alla storia sociale, almeno fino agli anni ’80 del XX secolo, e da allora per la storia culturale. Un importante passo è stato compiuto in anni recenti con la promozione delle tesi di dottorato in cotutela, che hanno privilegiato la prospettiva di storia comparata o di entangled history fra l’Italia e la Francia, segnatamente sugli scambi di storia culturale e politica, un campo di studi che si è rinnovato molto in tempi recenti.File | Dimensione | Formato | |
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