Il ciclo pittorico che Warhol ha dedicato nel 1962 a Marilyn Monroe non è soltanto uno dei momenti più alti della Pop Art, ma una delle riflessioni più complesse sull’identità del soggetto novecentesco. Soffermandosi esclusivamente sulla dimensione della maschera mediatica, Warhol elabora un’estetica dell’artificio in cui l’io non può che sopravvivere se non nelle sue proiezioni mimetiche: costruibilità del bello, affermazione dell’universo della fotoriproduzione, marginalizzazione della natura, virtualità del soggetto e sua spendibilità sociale

Blonde Nihilism. Warhol's Marilyn / A. Mecacci. - In: K. - ISSN 2609-2484. - ELETTRONICO. - 2:(2019), pp. 212-225.

Blonde Nihilism. Warhol's Marilyn

A. Mecacci
2019

Abstract

Il ciclo pittorico che Warhol ha dedicato nel 1962 a Marilyn Monroe non è soltanto uno dei momenti più alti della Pop Art, ma una delle riflessioni più complesse sull’identità del soggetto novecentesco. Soffermandosi esclusivamente sulla dimensione della maschera mediatica, Warhol elabora un’estetica dell’artificio in cui l’io non può che sopravvivere se non nelle sue proiezioni mimetiche: costruibilità del bello, affermazione dell’universo della fotoriproduzione, marginalizzazione della natura, virtualità del soggetto e sua spendibilità sociale
2019
K
2
212
225
A. Mecacci
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