Lontana dai riflettori degli spettacoli operistici e dalle cronache mondane dell’epoca, la storia di quelle virtuose di musica che nel Seicento vissero la propria vita a servizio di famiglie aristocratiche lascia solitamente poche tracce nei documenti d’archivio, i quali solo di rado consentono di delineare con sufficiente precisione il loro profilo o di ricostruire le loro carriere. Sulla scorta di documenti inediti (inventari e ricevute di pagamento) provenienti dell’archivio privato della famiglia Niccolini di Camugliano e di recenti contributi sul mecenatismo musicale dei patrizi fiorentini nel Seicento, l’articolo è incentrato sulla ricostruzione della vicenda biografica e professionale della cantante e cembalista Lucia Coppa Rivani (1625-1699). Cognata del celebre Antonio Rivani, Lucia, pur inizialmente protetta da Giovan Carlo de’ Medici, trascorse gran parte della propria vita al servizio del marchese fiorentino Filippo Niccolini, divenendo la cantante più importante tra quelle presenti nella sua corte privata. Il marchese curò la formazione della giovane Lucia (con Girolamo Frescobaldi e Filippo Vitali) e ne agevolò la carriera, assicurandole, tramite donazioni di beni e di strumenti musicali di pregio, anche uno status sociale ed economico ragguardevole. In una prospettiva più ampia, il profilo qui tracciato di questa virtuosa consente di osservare anche i probabili percorsi di formazione e carriera di una cantante a servizio di una famiglia aristocratica nella Firenze del Seicento e il ruolo decisivo che in questo potevano avere importanti membri dell’élite nobiliare cittadina. Al tempo stesso, la storia di Lucia Coppa Rivani getta nuova luce anche sulla committenza musicale di Filippo Niccolini, in particolare sulla rete di rapporti da lui intessuta con l’ambiente musicale romano e fiorentino, sulle esecuzioni musicali patrocinate nelle sue residenze, sul suo gusto musicale in rapporto a quello mediceo, confermando in tal modo il rilievo assunto dalla sua figura nel panorama musicale fiorentino del secondo Seicento.

All'ombra di una corte. Lucia Coppa, allieva di Frescobaldi e virtuosa di musica del marchese Filippo Niccolini / Antonella D'Ovidio. - In: RECERCARE. - ISSN 1120-5741. - STAMPA. - XXX:(2018), pp. 63-93.

All'ombra di una corte. Lucia Coppa, allieva di Frescobaldi e virtuosa di musica del marchese Filippo Niccolini

Antonella D'Ovidio
2018

Abstract

Lontana dai riflettori degli spettacoli operistici e dalle cronache mondane dell’epoca, la storia di quelle virtuose di musica che nel Seicento vissero la propria vita a servizio di famiglie aristocratiche lascia solitamente poche tracce nei documenti d’archivio, i quali solo di rado consentono di delineare con sufficiente precisione il loro profilo o di ricostruire le loro carriere. Sulla scorta di documenti inediti (inventari e ricevute di pagamento) provenienti dell’archivio privato della famiglia Niccolini di Camugliano e di recenti contributi sul mecenatismo musicale dei patrizi fiorentini nel Seicento, l’articolo è incentrato sulla ricostruzione della vicenda biografica e professionale della cantante e cembalista Lucia Coppa Rivani (1625-1699). Cognata del celebre Antonio Rivani, Lucia, pur inizialmente protetta da Giovan Carlo de’ Medici, trascorse gran parte della propria vita al servizio del marchese fiorentino Filippo Niccolini, divenendo la cantante più importante tra quelle presenti nella sua corte privata. Il marchese curò la formazione della giovane Lucia (con Girolamo Frescobaldi e Filippo Vitali) e ne agevolò la carriera, assicurandole, tramite donazioni di beni e di strumenti musicali di pregio, anche uno status sociale ed economico ragguardevole. In una prospettiva più ampia, il profilo qui tracciato di questa virtuosa consente di osservare anche i probabili percorsi di formazione e carriera di una cantante a servizio di una famiglia aristocratica nella Firenze del Seicento e il ruolo decisivo che in questo potevano avere importanti membri dell’élite nobiliare cittadina. Al tempo stesso, la storia di Lucia Coppa Rivani getta nuova luce anche sulla committenza musicale di Filippo Niccolini, in particolare sulla rete di rapporti da lui intessuta con l’ambiente musicale romano e fiorentino, sulle esecuzioni musicali patrocinate nelle sue residenze, sul suo gusto musicale in rapporto a quello mediceo, confermando in tal modo il rilievo assunto dalla sua figura nel panorama musicale fiorentino del secondo Seicento.
2018
XXX
63
93
Antonella D'Ovidio
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