Il presente contributo appare come terzo momento di precedenti approfondimenti condotti dapprima sui frontespizi dei libri d’architettura del Cinquecento e successivamente sul contesto editoriale-figurativo dei Quattro Libri di Andrea Palladio pubblicati nel 1570, ricostruendo in parte l’attività tipografica dell’editore Domenico de’ Franceschi e riconoscendo in lui il probabile incisore delle tavole del testo palladiano, grazie alla riscoperta di un bellissimo fregio istoriato rappresentante il Corteo del sultano Suleyman. Il presente contributo, che non ha certo pretesa di completezza ma si limiterà ad alcuni spunti di possibili approfondimenti futuri, si articolerà in tre punti: il primo rivolto a Francesco de’ Franceschi, il secondo dedicato ad alcune note concernenti il rapporto tra testi d’architettura, di filosofia e di medicina, utilizzando sia l’apparato figurativo sia quello del paratesto, ed un paragrafo finale incentrato sulla dedica delle Dimostrationi Harmoniche di Gioseffo Zarlino.

“Non vi è persona che non abbia sperimentato quanto le figure riescano utili”: note in margine ad alcuni apparati paratestuali scientifici cinquecenteschi / BACCI G. - STAMPA. - (2009), pp. 1-16. (Intervento presentato al convegno Letteratura architettonica (secoli XV-XVIII): illustrazioni, lingua, traduzione, edizione critica).

“Non vi è persona che non abbia sperimentato quanto le figure riescano utili”: note in margine ad alcuni apparati paratestuali scientifici cinquecenteschi

BACCI G
2009

Abstract

Il presente contributo appare come terzo momento di precedenti approfondimenti condotti dapprima sui frontespizi dei libri d’architettura del Cinquecento e successivamente sul contesto editoriale-figurativo dei Quattro Libri di Andrea Palladio pubblicati nel 1570, ricostruendo in parte l’attività tipografica dell’editore Domenico de’ Franceschi e riconoscendo in lui il probabile incisore delle tavole del testo palladiano, grazie alla riscoperta di un bellissimo fregio istoriato rappresentante il Corteo del sultano Suleyman. Il presente contributo, che non ha certo pretesa di completezza ma si limiterà ad alcuni spunti di possibili approfondimenti futuri, si articolerà in tre punti: il primo rivolto a Francesco de’ Franceschi, il secondo dedicato ad alcune note concernenti il rapporto tra testi d’architettura, di filosofia e di medicina, utilizzando sia l’apparato figurativo sia quello del paratesto, ed un paragrafo finale incentrato sulla dedica delle Dimostrationi Harmoniche di Gioseffo Zarlino.
2009
Saggi di Letteratura Architettonica. Da Vitruvio a Winckelmann. Vol. II, a cura di L. Bertolini
Letteratura architettonica (secoli XV-XVIII): illustrazioni, lingua, traduzione, edizione critica
BACCI G
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
2010 letteratura architettonica2.pdf

Accesso chiuso

Tipologia: Pdf editoriale (Version of record)
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 5.18 MB
Formato Adobe PDF
5.18 MB Adobe PDF   Richiedi una copia

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1164208
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact