Rilievo e rappresentazione. Dalla teoria alle applicazioni architettoniche delle superfici voltate. La complessità nelle forme architettoniche è un’esigenza sentita in diversi periodi storici, e ciascuno di essi da risposte relative ai tempi coevi. Alle innovazioni filosofiche, tecnologiche, geometriche-matematiche segue una reiterazione dei modelli formali architettonici, da quelli semplici a quelli complessi, ad avvenuta maturazione delle arti. La ricerca muove dalla lettura delle superfici di architetture storiche e dalle prime trascrizioni geometriche per le architetture voltate con considerazioni dettate dalla geometria euclidea (Vandelvira 1575-1580; Guarini 1671-1686; Frezier 1737-39). Mentre Guarini rivendica l’uso in architettura di alcune superfici e le realizza, Frezier nel primo volume del trattato di stereotomia, oltre ai profili d’ intersezione fra solidi, evidenzia l’approssimarsi delle superfici curve ai poliedri e dedica alcune parti alle superfici regolarmente irregolari generate da profili diversi e inusuali. Le forme libere e la frammentazione delle superfici, emblema dell’architettura contemporanea, hanno radici profonde nelle arti proprie dell’architettura. In un paese dove il costruito è patrimonio culturale, insegnare che “le arti sono composte da due aspetti, dall’opera (pratica) e dalle sue ragioni (teoria)”, è un imperativo etico; la necessità del conoscere le ragioni del fare, di spostare l’attenzione dal “know-how” al “know-why”, è un invito ricorrente per chi opera in Architettura, essendo essa espressione dell’arte e delle scienze ad essa contemporanee. La lettura e l’interpretazione delle logiche geometriche di alcune opere voltate e il loro ridisegno è guida per uno sviluppo culturale consapevole. L’attività di ricerca La ricerca impatta sull’attività educativa finalizzata alla formazione degli allievi architetti. La conoscenza del costruito storico, nei suoi aspetti teorici, strutturale- geometrico -formale, costruisce una maggiore consapevolezza per progettare con nuovi strumenti e algoritmi, che, con i nuovi applicativi, offrono veloci opportunità per il controllo e la realizzazione di architetture più o meno ambiziose; conoscere le geometrie che animano le forme, permette il controllo dell’idea con la consapevolezza della conoscenza. The complexity in architectural forms is a need felt in different historical periods, and each of them answers relating to contemporary times. We can notice a recurrence of some formal architectural models, from simple to complex, in spite of the flowering of philosophical, technological, geometrical and mathematical innovations, as the arts vest. The research starts reading surfaces of historical architecture and the earlier geometric transcriptions of vaulted architectures through considerations dictated by Euclidean geometry (Vandelvira 1575- 1580; Guarini 1671-1686; Frezier 1737-39). While Guarini claims the use of particular surfaces in architecture, and he realizes them, Frezier, in the first volume of stereotomy Treaty, in addition to the intersection between solid profiles, highlights how the curve surfaces approach to polyhedra and devotes a part of the work to the irregularly irregular surfaces generated by different and unusual profiles. Free forms and fragmentation of surfaces, emblem of contemporary architecture, have deep roots in architecture arts. In a Country where historical buildings are a cultural heritage, teaching that "the arts are composed of two aspects: the work (practice) and its reasons (theory)", is an ethical imperative. The essential knowledge of the reasons of doing, shifting the focus from "know-how" to the "know-why", is a recurring invitation for those who work in Architecture, since it is an expression of its contemporary art and science. Reading and interpretation of the geometric logic in some vaulted works and the attempt to redesign them is a guide to a conscious cultural development. Research impacts on educational activities aimed at the training of architecture students. Knowledge of the historical buildings, in their theoretical, structural, geometric and formal aspects, helps to increase a greater awareness to design with new tools and algorithms that, with new applications, offer fast opportunities to control and realize, more or less, ambitious architectures; the study of geometry that animates forms, allows to control the idea trough a conscious knowledge.
Rilievo e rappresentazione. Dalla teoria alle applicazioni architettoniche delle superfici voltate / Carmela Crescenzi. - STAMPA. - (2017), pp. 1460-1468. (Intervento presentato al convegno Territori e frontiere della rappresentazione, UID 39° Convegno tenutosi a Napoli nel 14-16 settembre 2017).
Rilievo e rappresentazione. Dalla teoria alle applicazioni architettoniche delle superfici voltate.
Carmela Crescenzi
2017
Abstract
Rilievo e rappresentazione. Dalla teoria alle applicazioni architettoniche delle superfici voltate. La complessità nelle forme architettoniche è un’esigenza sentita in diversi periodi storici, e ciascuno di essi da risposte relative ai tempi coevi. Alle innovazioni filosofiche, tecnologiche, geometriche-matematiche segue una reiterazione dei modelli formali architettonici, da quelli semplici a quelli complessi, ad avvenuta maturazione delle arti. La ricerca muove dalla lettura delle superfici di architetture storiche e dalle prime trascrizioni geometriche per le architetture voltate con considerazioni dettate dalla geometria euclidea (Vandelvira 1575-1580; Guarini 1671-1686; Frezier 1737-39). Mentre Guarini rivendica l’uso in architettura di alcune superfici e le realizza, Frezier nel primo volume del trattato di stereotomia, oltre ai profili d’ intersezione fra solidi, evidenzia l’approssimarsi delle superfici curve ai poliedri e dedica alcune parti alle superfici regolarmente irregolari generate da profili diversi e inusuali. Le forme libere e la frammentazione delle superfici, emblema dell’architettura contemporanea, hanno radici profonde nelle arti proprie dell’architettura. In un paese dove il costruito è patrimonio culturale, insegnare che “le arti sono composte da due aspetti, dall’opera (pratica) e dalle sue ragioni (teoria)”, è un imperativo etico; la necessità del conoscere le ragioni del fare, di spostare l’attenzione dal “know-how” al “know-why”, è un invito ricorrente per chi opera in Architettura, essendo essa espressione dell’arte e delle scienze ad essa contemporanee. La lettura e l’interpretazione delle logiche geometriche di alcune opere voltate e il loro ridisegno è guida per uno sviluppo culturale consapevole. L’attività di ricerca La ricerca impatta sull’attività educativa finalizzata alla formazione degli allievi architetti. La conoscenza del costruito storico, nei suoi aspetti teorici, strutturale- geometrico -formale, costruisce una maggiore consapevolezza per progettare con nuovi strumenti e algoritmi, che, con i nuovi applicativi, offrono veloci opportunità per il controllo e la realizzazione di architetture più o meno ambiziose; conoscere le geometrie che animano le forme, permette il controllo dell’idea con la consapevolezza della conoscenza. The complexity in architectural forms is a need felt in different historical periods, and each of them answers relating to contemporary times. We can notice a recurrence of some formal architectural models, from simple to complex, in spite of the flowering of philosophical, technological, geometrical and mathematical innovations, as the arts vest. The research starts reading surfaces of historical architecture and the earlier geometric transcriptions of vaulted architectures through considerations dictated by Euclidean geometry (Vandelvira 1575- 1580; Guarini 1671-1686; Frezier 1737-39). While Guarini claims the use of particular surfaces in architecture, and he realizes them, Frezier, in the first volume of stereotomy Treaty, in addition to the intersection between solid profiles, highlights how the curve surfaces approach to polyhedra and devotes a part of the work to the irregularly irregular surfaces generated by different and unusual profiles. Free forms and fragmentation of surfaces, emblem of contemporary architecture, have deep roots in architecture arts. In a Country where historical buildings are a cultural heritage, teaching that "the arts are composed of two aspects: the work (practice) and its reasons (theory)", is an ethical imperative. The essential knowledge of the reasons of doing, shifting the focus from "know-how" to the "know-why", is a recurring invitation for those who work in Architecture, since it is an expression of its contemporary art and science. Reading and interpretation of the geometric logic in some vaulted works and the attempt to redesign them is a guide to a conscious cultural development. Research impacts on educational activities aimed at the training of architecture students. Knowledge of the historical buildings, in their theoretical, structural, geometric and formal aspects, helps to increase a greater awareness to design with new tools and algorithms that, with new applications, offer fast opportunities to control and realize, more or less, ambitious architectures; the study of geometry that animates forms, allows to control the idea trough a conscious knowledge.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.