Un po’ dopo la metà del XIII secolo un notaio fiorentino, che si trova in un triste e doloroso esilio in Francia, si mette a tradurre e a commentare i primi diciassette capitoli del primo dei due libri del De inventione di Cicerone, anche per seguire la passione politica che l’aveva costretto ad abbandonare la patria. Nasce così la Rettorica di Brunetto Latini. L’operetta si caratterizza per un lessico che usa spesso parole tipiche del diritto, che talvolta si trasfigurano per assumere valori particolari, propri della scienza che insegna a «dire e dittare» ornatamente, cioè ‘in forma bella ed elegante’, ma anche ‘ordinatamente’: dunque secondo una struttura e un ordine costruiti per convincere l’interlocutore. La rettorica appunto. Parole simbolo del linguaggio giuridico, come legge, ragione, costituzione e questione, nella Rettorica di ser Brunetto stanno a cavaliere di due scienze, e ora assumono il significato tecnico dell’una, ora quello dell’altra, in uno scambio continuo nel quale un ruolo fondamentale giocano l’uso lessicale e le idee di Cicerone che il nostro notaio recupera per il medioevo.
Spigolature sul lessico della «Rettorica» di Brunetto Latini / Federigo Bambi. - In: QUADERNI FIORENTINI PER LA STORIA DEL PENSIERO GIURIDICO MODERNO. - ISSN 0392-1867. - STAMPA. - XLVIII:(2019), pp. 103-121.
Spigolature sul lessico della «Rettorica» di Brunetto Latini
Federigo Bambi
2019
Abstract
Un po’ dopo la metà del XIII secolo un notaio fiorentino, che si trova in un triste e doloroso esilio in Francia, si mette a tradurre e a commentare i primi diciassette capitoli del primo dei due libri del De inventione di Cicerone, anche per seguire la passione politica che l’aveva costretto ad abbandonare la patria. Nasce così la Rettorica di Brunetto Latini. L’operetta si caratterizza per un lessico che usa spesso parole tipiche del diritto, che talvolta si trasfigurano per assumere valori particolari, propri della scienza che insegna a «dire e dittare» ornatamente, cioè ‘in forma bella ed elegante’, ma anche ‘ordinatamente’: dunque secondo una struttura e un ordine costruiti per convincere l’interlocutore. La rettorica appunto. Parole simbolo del linguaggio giuridico, come legge, ragione, costituzione e questione, nella Rettorica di ser Brunetto stanno a cavaliere di due scienze, e ora assumono il significato tecnico dell’una, ora quello dell’altra, in uno scambio continuo nel quale un ruolo fondamentale giocano l’uso lessicale e le idee di Cicerone che il nostro notaio recupera per il medioevo.File | Dimensione | Formato | |
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