Il lavoro riflette sul controllo giurisdizionale sugli atti discrezionali delle Istituzioni e degli apparati dell’Unione Europea, attraverso l’analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia UE. L’obiettivo del lavoro è evidenziare analogie e differenze fra le tecniche di controllo applicate dai giudici italiani e da quelli europei nel verificare la legittimità degli atti discrezionali. La giurisprudenza esaminata offre peraltro anche elementi di comparazione con le tecniche di controllo giurisdizionale sulla discrezionalità francese e tedesco. L’ipotesi avanzata dall’Autrice, alla luce dello studio svolto, è che la struttura del processo davanti al giudice europeo condizioni fortemente il giudizio sulla legittimità degli atti amministrativi discrezionali emanati dagli organi e dagli apparati dell’Unione. Il processo davanti alla CGUE, infatti, è nato per risolvere controversie fra gli Stati o fra gli Stati e le Istituzioni europee: le sue regole non sono mai state ripensate o effettivamente ricalibrate per rispondere alle nuove esigenze di un contenzioso ormai ben più ampio e complesso. Infatti, da un lato, i giudizi dinanzi alla Corte vedono sempre più spesso direttamente coinvolti singoli cittadini o imprese, a fronte di atti dell’Unione che incidono sulla loro sfera giuridica; dall’altro gli atti sottoposti al sindacato giurisdizionale sono frequentemente atti normativi o regolatori, che definiscono i fini e gli obiettivi delle politiche europee e che mettono in discussione gli stessi criteri e limiti del controllo giurisdizionale. ------------- The paper deals with judicial review of discretionary acts issued by the European Institutions, analysing the decisions of the European Court of Justice. It aims at highlighting differences and similarities between techniques and criteria applied by European and Italian judges in controlling the exercise of discretionary powers. The essay argues that the intensity of judicial control is strongly conditioned by the structure of the trials taking place before the Court - created to adjudicate disputes between States, or between States and European Institutions - whose rules have never been really adapted to the role now played by European Union and to its complexity. On the one hand, European judicial review now faces more and more disputes between European Institutions and individuals or companies affected by EU activity. On the other, the acts submitted to jurisdictional scrutiny very often are regulatory acts, defining the goals of European policies, calling into question criteria and limits of the jurisdictional control itself.
Il sindacato sulla discrezionalità nell'ordinamento europeo / alessandra serenella albanese. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO PUBBLICO COMUNITARIO. - ISSN 1121-404X. - STAMPA. - (2018), pp. 769-794.
Il sindacato sulla discrezionalità nell'ordinamento europeo
alessandra serenella albanese
2018
Abstract
Il lavoro riflette sul controllo giurisdizionale sugli atti discrezionali delle Istituzioni e degli apparati dell’Unione Europea, attraverso l’analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia UE. L’obiettivo del lavoro è evidenziare analogie e differenze fra le tecniche di controllo applicate dai giudici italiani e da quelli europei nel verificare la legittimità degli atti discrezionali. La giurisprudenza esaminata offre peraltro anche elementi di comparazione con le tecniche di controllo giurisdizionale sulla discrezionalità francese e tedesco. L’ipotesi avanzata dall’Autrice, alla luce dello studio svolto, è che la struttura del processo davanti al giudice europeo condizioni fortemente il giudizio sulla legittimità degli atti amministrativi discrezionali emanati dagli organi e dagli apparati dell’Unione. Il processo davanti alla CGUE, infatti, è nato per risolvere controversie fra gli Stati o fra gli Stati e le Istituzioni europee: le sue regole non sono mai state ripensate o effettivamente ricalibrate per rispondere alle nuove esigenze di un contenzioso ormai ben più ampio e complesso. Infatti, da un lato, i giudizi dinanzi alla Corte vedono sempre più spesso direttamente coinvolti singoli cittadini o imprese, a fronte di atti dell’Unione che incidono sulla loro sfera giuridica; dall’altro gli atti sottoposti al sindacato giurisdizionale sono frequentemente atti normativi o regolatori, che definiscono i fini e gli obiettivi delle politiche europee e che mettono in discussione gli stessi criteri e limiti del controllo giurisdizionale. ------------- The paper deals with judicial review of discretionary acts issued by the European Institutions, analysing the decisions of the European Court of Justice. It aims at highlighting differences and similarities between techniques and criteria applied by European and Italian judges in controlling the exercise of discretionary powers. The essay argues that the intensity of judicial control is strongly conditioned by the structure of the trials taking place before the Court - created to adjudicate disputes between States, or between States and European Institutions - whose rules have never been really adapted to the role now played by European Union and to its complexity. On the one hand, European judicial review now faces more and more disputes between European Institutions and individuals or companies affected by EU activity. On the other, the acts submitted to jurisdictional scrutiny very often are regulatory acts, defining the goals of European policies, calling into question criteria and limits of the jurisdictional control itself.File | Dimensione | Formato | |
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