Il saggio è inserito nel numero monografico n. 1/2019 della rivista AGE a cura di A. Nuzzo, G. Oliveri, dal titolo "Algoritmi. Se li conosci, li regoli...". Il saggio in particolare affronta un tema di grande attualità: l'impiego degli algoritmi nelle decisioni pubbliche. L'analisi, dopo aver spiegato a cosa servono e come funzionano gli algoritmi, è intesa a indagare le (poche) regole e standard fino a ora predisposti in materia dall'Unione europea, da alcuni Paesi UE e extra-UE, nonché l'atteggiamento dell'operatore giuridico innanzi a questi strumenti che, piaccia o meno, sono e devono essere al servizio dell'uomo. Si conclude sostenendo che la regolamentazione europea in materia è più progressista rispetto a quella americana. Tuttavia, entrambe le esperienze presentano un tratto comune: la ricerca di regole che pongano rimedio a qualsiasi discriminazione o riproduzione delle disuguaglianze derivanti dall'implementazione di algoritmi nelle decisioni pubbliche. Di conseguenza, il dibattito giuridico riguarda essenzialmente il modo in cui i principi di trasparenza e responsabilità possono essere applicati. Il tema dell'articolo è stato poi oggetto di intervento nell'ambito del Panel "La società dei dati e il ruolo delle Corti/Big Data Society and The Role of Courts" del Convegno internazionali organizzato da ICON-S Italian Chapter dal titolo "Le nuove tecnologie e il futuro del diritto pubblico" tenuto presso l'Università di Firenze, 22-23.11.2020. Titolo della relazione, accettata a seguito di una calls for paper "Algorithms in public decisions between transparency and liability". Il saggio è frutto di un percorso iniziato con alcuni eventi organizzati a seguito di un concorso di idee proposte al Comune di Milano nell'ambito rispettivamente di: a) Bookcity Milano 2018, l'evento organizzato, dal titolo "Robotica e intelligenza artificiale: i cambiamenti, le opportunità", aveva come scopo la presentazione e la discussione del libro di E. Finn, What algorithms wnat: imagination in the age of computing, 2017, MIT, Cambridge (Mass.) - trad. it. D.A. Gewurz, Che cosa vogliono gli algortmi. L'immaginazione nell'era dei computer, 2018, Einaudi, Torino; b) Milano-Digital-Week 2019, titolo dell'evento "Diritti, partecipazione e rappresentanza nell'età degli algoritmi". This essay deals with a very topical issue: the use of algorithms in public decisions. After explaining what the algorithms are for and how they work, the analysis investigates the (few) rules and standards so far been put in place by the European Union, some EU countries and non-EU countries to regulate these tools, that, like it or not, are and must be at the service of humanity. On this front, the EU, compared to America, is, certainly, at the forefront. However, both experiences – European and American – present a common trait: the search for rules that remedy any discrimination or reproduction of inequities arising from the implementation of algorithms in public decisions. Consequently, the legal debate is essentially about how the principles of transparency and accountability can be applied.

Gli algoritmi nelle decisioni pubbliche tra trasparenza e responsabilità / Silvia Sassi. - In: ANALISI GIURIDICA DELL'ECONOMIA. - ISSN 1720-951X. - STAMPA. - (2019), pp. 108-128.

Gli algoritmi nelle decisioni pubbliche tra trasparenza e responsabilità

Silvia Sassi
2019

Abstract

Il saggio è inserito nel numero monografico n. 1/2019 della rivista AGE a cura di A. Nuzzo, G. Oliveri, dal titolo "Algoritmi. Se li conosci, li regoli...". Il saggio in particolare affronta un tema di grande attualità: l'impiego degli algoritmi nelle decisioni pubbliche. L'analisi, dopo aver spiegato a cosa servono e come funzionano gli algoritmi, è intesa a indagare le (poche) regole e standard fino a ora predisposti in materia dall'Unione europea, da alcuni Paesi UE e extra-UE, nonché l'atteggiamento dell'operatore giuridico innanzi a questi strumenti che, piaccia o meno, sono e devono essere al servizio dell'uomo. Si conclude sostenendo che la regolamentazione europea in materia è più progressista rispetto a quella americana. Tuttavia, entrambe le esperienze presentano un tratto comune: la ricerca di regole che pongano rimedio a qualsiasi discriminazione o riproduzione delle disuguaglianze derivanti dall'implementazione di algoritmi nelle decisioni pubbliche. Di conseguenza, il dibattito giuridico riguarda essenzialmente il modo in cui i principi di trasparenza e responsabilità possono essere applicati. Il tema dell'articolo è stato poi oggetto di intervento nell'ambito del Panel "La società dei dati e il ruolo delle Corti/Big Data Society and The Role of Courts" del Convegno internazionali organizzato da ICON-S Italian Chapter dal titolo "Le nuove tecnologie e il futuro del diritto pubblico" tenuto presso l'Università di Firenze, 22-23.11.2020. Titolo della relazione, accettata a seguito di una calls for paper "Algorithms in public decisions between transparency and liability". Il saggio è frutto di un percorso iniziato con alcuni eventi organizzati a seguito di un concorso di idee proposte al Comune di Milano nell'ambito rispettivamente di: a) Bookcity Milano 2018, l'evento organizzato, dal titolo "Robotica e intelligenza artificiale: i cambiamenti, le opportunità", aveva come scopo la presentazione e la discussione del libro di E. Finn, What algorithms wnat: imagination in the age of computing, 2017, MIT, Cambridge (Mass.) - trad. it. D.A. Gewurz, Che cosa vogliono gli algortmi. L'immaginazione nell'era dei computer, 2018, Einaudi, Torino; b) Milano-Digital-Week 2019, titolo dell'evento "Diritti, partecipazione e rappresentanza nell'età degli algoritmi". This essay deals with a very topical issue: the use of algorithms in public decisions. After explaining what the algorithms are for and how they work, the analysis investigates the (few) rules and standards so far been put in place by the European Union, some EU countries and non-EU countries to regulate these tools, that, like it or not, are and must be at the service of humanity. On this front, the EU, compared to America, is, certainly, at the forefront. However, both experiences – European and American – present a common trait: the search for rules that remedy any discrimination or reproduction of inequities arising from the implementation of algorithms in public decisions. Consequently, the legal debate is essentially about how the principles of transparency and accountability can be applied.
2019
108
128
Goal 10: Reducing inequalities
Goal 16: Peace, justice and strong institutions
Silvia Sassi
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