Il saggio prende spunto dalla recente sentenza del Tribunale di Brescia, che si incentra su un profilo estremamente rilevante correlato alle funzioni erga omnes dei Consorzi di tutela e quindi sull’efficacia delle decisioni prese nei confronti anche dei non associati, per condurre alcune riflessioni sulle regole dettate dai Consorzi di tutela che coinvolgono tutti gli operatori della filiera vitivinicola, siano essi consorziati o meno, e quindi anche sulla natura dei contributi consortili. Un profilo questo che risulta maggiormente evidente con riferimento alle funzioni erga omnes ove il potere del Consorzio di tutela di estensione delle regole e della richiesta dei contributi obbligatori anche da parte dei non associati mette in luce l’interesse superiore e collettivo che riunisce i vari operatori della zona in funzione della denominazione di origine. Il Consorzio di tutela rappresenta infatti una struttura centrale nel sistema della tutela delle denominazioni di origine dei vini (e per analogia di tutti i prodotti) per le funzioni che svolge che trascendono l’interesse dei singoli consorziati e acquisiscono una valenza fortemente pubblicistica individuabile nella tutela della denominazione di origine. La sentenza permette di cogliere l’evoluzione della disciplina dei Consorzi nel sistema della produzione di qualità e ancor più e il ruolo assegnato dal legislatore europeo ai Consorzi di tutela nel contesto dell’evoluzione della disciplina vitivinicola nel sistema del diritto agroalimentare europeo.

I Consorzi di tutela erga omnes: funzioni, estensione delle regole e contributi obbligatori / N. Lucifero. - In: RIVISTA DI DIRITTO ALIMENTARE. - ISSN 1973-3593. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 36-49.

I Consorzi di tutela erga omnes: funzioni, estensione delle regole e contributi obbligatori.

N. Lucifero
2019

Abstract

Il saggio prende spunto dalla recente sentenza del Tribunale di Brescia, che si incentra su un profilo estremamente rilevante correlato alle funzioni erga omnes dei Consorzi di tutela e quindi sull’efficacia delle decisioni prese nei confronti anche dei non associati, per condurre alcune riflessioni sulle regole dettate dai Consorzi di tutela che coinvolgono tutti gli operatori della filiera vitivinicola, siano essi consorziati o meno, e quindi anche sulla natura dei contributi consortili. Un profilo questo che risulta maggiormente evidente con riferimento alle funzioni erga omnes ove il potere del Consorzio di tutela di estensione delle regole e della richiesta dei contributi obbligatori anche da parte dei non associati mette in luce l’interesse superiore e collettivo che riunisce i vari operatori della zona in funzione della denominazione di origine. Il Consorzio di tutela rappresenta infatti una struttura centrale nel sistema della tutela delle denominazioni di origine dei vini (e per analogia di tutti i prodotti) per le funzioni che svolge che trascendono l’interesse dei singoli consorziati e acquisiscono una valenza fortemente pubblicistica individuabile nella tutela della denominazione di origine. La sentenza permette di cogliere l’evoluzione della disciplina dei Consorzi nel sistema della produzione di qualità e ancor più e il ruolo assegnato dal legislatore europeo ai Consorzi di tutela nel contesto dell’evoluzione della disciplina vitivinicola nel sistema del diritto agroalimentare europeo.
2019
N. Lucifero
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