La formazione professionale degli operatori e delle imprese boschive è uno dei principali fattori su cui intervenire per migliorare la competitività ma soprattutto la sicurezza e la qualità degli interventi selvicolturali. Senza operatori e imprese professionalmente competenti non si può fare buona selvicoltura. L’offerta formativa nel settore delle professioni forestali è stata sviluppata secondo tempi e modalità diversificate nelle diverse regioni italiane e, quindi, in modo disomogeneo sul territorio nazionale. Solo in alcune regioni si è concretizzata la possibilità di avere, conformemente alle direttive della politica comunitaria e nazionale, un’offerta formativa professionale caratterizzata da regole semplici e condivise. Ciò ha assicurato da una lato un livello qualitativo adeguato dell’offerta formativa capace di rispondere ad effettive esigenze del settore, dall’altro la trasmissione di competenze e professionalità teorico-pratiche necessarie per rispondere efficacemente alle necessità di competitività e sviluppo del settore, alla salvaguardia dell’ambiente e dei boschi e all’evoluzione degli aspetti normativi nazionali ed europei. In altre aree del Paese, invece, la formazione professionale forestale è rimasta indietro rispetto alle nuove sfide che interessano il settore in relazione alle trasformazioni socio economiche nazionali ed internazionali. Per questo motivo, se l’attività selvicolturale nel nostro paese vuole essere al passo con i tempi, adeguata alle necessità di oggi e pronta a rispondere alle esigenze del futuro, necessita di maestranze e imprese adeguatamente formate sulla base di linee comuni a livello nazionale, che possano contribuire a mettere a frutto le potenzialità del settore, rimaste finora in larga parte inespresse. In questa prospettiva, il Gruppo di Lavoro Foreste della Rete Rurale Nazionale insieme all’EFESC Italia Onlus e ai soggetti ad essa associati, in collaborazione con il Settore Foreste della Regione Piemonte, nell’ambito delle attività di supporto per una efficace attuazione delle politiche di sviluppo rurale nel prossimo periodo di programmazione 2014- 2020, ha ritenuto opportuno proporre un documento di lavoro a supporto delle Autorità di Gestione. Il testo promuove il riconoscimento e la valorizzazione delle figure professionali che operano in un settore con grandi potenzialità di crescita. Il documento fornisce indicazioni utili per l’attuazione della misura “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione” (art.14 - cod. 1 Reg. UE n. 1305/2012). Nel dettaglio si individuano, nel contesto nazionale della politica comunitaria, le caratteristiche minime del percorso formativo necessarie per il profilo professionale dell’operatore forestale. Il documento si basa sull’analisi del quadro aggiornato della formazione professionale forestale a livello europeo e sulle migliori pratiche condotte a livello nazionale.

La formazione professionale per gli operatori del settore forestale in Italia – Proposta di linee guida per il periodo di programmazione 2014-2020 (Forest vocational training in Italy. Proposed guidelines in application of European RDP funding 2014-2020.) / Marchi E. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 899-900. (Intervento presentato al convegno the Second International Congress of Silviculture Designing the future of the forestry sector).

La formazione professionale per gli operatori del settore forestale in Italia – Proposta di linee guida per il periodo di programmazione 2014-2020 (Forest vocational training in Italy. Proposed guidelines in application of European RDP funding 2014-2020.).

Marchi E
2014

Abstract

La formazione professionale degli operatori e delle imprese boschive è uno dei principali fattori su cui intervenire per migliorare la competitività ma soprattutto la sicurezza e la qualità degli interventi selvicolturali. Senza operatori e imprese professionalmente competenti non si può fare buona selvicoltura. L’offerta formativa nel settore delle professioni forestali è stata sviluppata secondo tempi e modalità diversificate nelle diverse regioni italiane e, quindi, in modo disomogeneo sul territorio nazionale. Solo in alcune regioni si è concretizzata la possibilità di avere, conformemente alle direttive della politica comunitaria e nazionale, un’offerta formativa professionale caratterizzata da regole semplici e condivise. Ciò ha assicurato da una lato un livello qualitativo adeguato dell’offerta formativa capace di rispondere ad effettive esigenze del settore, dall’altro la trasmissione di competenze e professionalità teorico-pratiche necessarie per rispondere efficacemente alle necessità di competitività e sviluppo del settore, alla salvaguardia dell’ambiente e dei boschi e all’evoluzione degli aspetti normativi nazionali ed europei. In altre aree del Paese, invece, la formazione professionale forestale è rimasta indietro rispetto alle nuove sfide che interessano il settore in relazione alle trasformazioni socio economiche nazionali ed internazionali. Per questo motivo, se l’attività selvicolturale nel nostro paese vuole essere al passo con i tempi, adeguata alle necessità di oggi e pronta a rispondere alle esigenze del futuro, necessita di maestranze e imprese adeguatamente formate sulla base di linee comuni a livello nazionale, che possano contribuire a mettere a frutto le potenzialità del settore, rimaste finora in larga parte inespresse. In questa prospettiva, il Gruppo di Lavoro Foreste della Rete Rurale Nazionale insieme all’EFESC Italia Onlus e ai soggetti ad essa associati, in collaborazione con il Settore Foreste della Regione Piemonte, nell’ambito delle attività di supporto per una efficace attuazione delle politiche di sviluppo rurale nel prossimo periodo di programmazione 2014- 2020, ha ritenuto opportuno proporre un documento di lavoro a supporto delle Autorità di Gestione. Il testo promuove il riconoscimento e la valorizzazione delle figure professionali che operano in un settore con grandi potenzialità di crescita. Il documento fornisce indicazioni utili per l’attuazione della misura “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione” (art.14 - cod. 1 Reg. UE n. 1305/2012). Nel dettaglio si individuano, nel contesto nazionale della politica comunitaria, le caratteristiche minime del percorso formativo necessarie per il profilo professionale dell’operatore forestale. Il documento si basa sull’analisi del quadro aggiornato della formazione professionale forestale a livello europeo e sulle migliori pratiche condotte a livello nazionale.
2014
PROCEEDINGS OF THE SECOND INTERNATIONAL CONGRESS OF SILVICULTURE Florence, November 26th - 29th 2014
the Second International Congress of Silviculture Designing the future of the forestry sector
Marchi E
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