La "Leucade" - cioè l'estrema punta meridionale del Salento (un’area comprendente un territorio che andava da Roca, a Nardò, da Otranto a Gallipoli fino alla punta del Capo di Leuca) - dopo il 1453 e soprattutto a seguito dello sbarco dei Turchi ad Otranto nel 1480, acquistò grande rilevanza per la Corte aragonese di Napoli poiché si trattava dell'area del Regno più vicina ai Domini ottomani e, dunque, maggiormente soggetta alla creazione di teste di ponte turche nella Penisola italiana. 'Baluardo della Cristianità', l'area venne fatta oggetto di importantissime attenzioni fortificatorie a cura dei Reali aragonesi, attraverso i loro Baroni locali - soprattutto i Del Balzo, famigli della Corte aragonese - con la costruzione e l'aggiornamento di nuovi presìdi militari (mura, castelli, enormi torrioni ...) che per iniziativa regia non vennero lasciati a maestranze locali, ma furono affidati - proprio per la delicatezza dell'incarico - ai migliori ingegneri-architetti del Regno, tra i quali Ciro Ciri, e tra i Toscani probabilmente Giuliano da Maiano e i suoi collaboratori, certamente Francesco di Giorgio Martini, Antonio Marchesi da Settignano, Baccio e Jacopo Pontelli ... Venne a crearsi così, nella Leucade salentina, un nuovo 'Paesaggio della Modernità' fatto in primis di aggiornatissimi luoghi forti, ma che vide anche la realizzazione di una serie di architetture private - volute dai baroni Del Balzo, quali palazzi, castelli-residenze, chiese ... - che improvvisamente mutarono il panorama della tradizione locale, con innesti di forme e soluzioni in linea con le nuove acquisizioni rinascimentali della Corte napoletana e degli Architetti toscani. I Del Balzo con i loro feudi dei territori sudorientali del Regno, situati nell’attuale Salento meridionale - seppur fino ad oggi pressoché ignorati dalla Storiografia specie architettonica - furono allora i maggiori Feudatari della zona centro orientale del Regno con incarichi politici e militari di prim’ordine, oltre ad essere direttamente imparentati con i regnanti; Angilberto (che fu uno dei Generali della Guerra d’Otranto con incarico di Regio Consigliere alla corte aragonese) e il fratello Pirro (Gran Conestabile del Regno, a sua volta feudatario di gran parte della Terra di Bari con il ducato di Andria e di Venosa, in terra di Lucania), ebbero un ruolo importante nel controllo dei territorio e nell’aggiornamento architettonico e ossidionale delle strutture castellari e svolsero, dunque, una assai proficua attività committenziale di 'mediazione', sotto il coordinamento delle istanze regie, e di deciso aggiornamento: a Castro, ad Alessano, a Ugento, a Tricase, a Specchia, a Carpignano, a Supersano, a Nardò, fino, nei loro domini più a Nord, nella 'barese' Giovinazzo. The "Leucade" - that is the extreme Southern part of Salento and Italy- after 1453 and above all following the landing of the Turks in Otranto in 1480, it acquired great importance for the Aragonese Court of Naples since it was the area of the Kingdom closest to the Ottoman Dominions and, therefore, more subject to the creation of Turkish bridgeheads in the Italian Peninsula. 'Bulwark of Christianity', the area was the object of very important fortification attentions by the Aragonese Royals through their local Barons - especially the Del Balzo family - with the construction and updating of new military presidia (walls, castles, huge towers ...) which by royal initiative were not left to local workers, but were entrusted - precisely because of the delicacy of the assignment - to the best engineer-architects of the Kingdom, including Ciro Ciri, and among the Tuscans probably Giuliano da Maiano and his collaborators, certainly Francesco di Giorgio Martini, Antonio Marchesi da Settignano, Baccio and Jacopo Pontelli ... Thus, a new 'Landscape of Modernity' was created in the Salento "Leucade", first and foremost made up of highly updated strong places, but which also saw the creation of a series of private architectures - especially wanted by the Del Balzo barons, such as palaces, castles-residences , churches ... - that suddenly changed the panorama of the local tradition, with grafts of forms and solutions in line with the new Renaissance acquisitions of the Neapolitan Court and of the Tuscan Architects. The Del Balzo - although up to now almost ignored by the architectural historiography, but then the major feudal lords of the area - thus carried out, in the 'hot' area of Southern Salento, a very fruitful committal activity of 'mediation', under the coordination of the royal requests, and decidedly updated: to Castro, to Alessano, to Ugento, to Tricase, to Specchia, to Carpignano, to Supersano, to Nardò, up to, in their more Northern domains, to Giovinazzo, in "Terra di Bari".

Architetture e ornamentazioni dalla Toscana agli 'Umanesimi baronali' del Regno di Napoli alla fine del Quattrocento. Parte quarta: Fulcri architettonici, espansioni urbane e rifondazioni di "Terre" nella committenza dei due rami dei "Del Balzo" ("Conti di Alessano e Baroni di Specchia" e "Conti di Castro e Ugento e Signori di Tricase e Nardò"). Alessano, Specchia, Giovinazzo, Ugento, Castro, Carpignano, Nardò, Copertino, Tricase, Supersano / Canali Ferruccio. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ DI STUDI FIORENTINI. - ISSN 1129-8200. - STAMPA. - 2015-2016 (ma 2019):(2019), pp. 132-189.

Architetture e ornamentazioni dalla Toscana agli 'Umanesimi baronali' del Regno di Napoli alla fine del Quattrocento. Parte quarta: Fulcri architettonici, espansioni urbane e rifondazioni di "Terre" nella committenza dei due rami dei "Del Balzo" ("Conti di Alessano e Baroni di Specchia" e "Conti di Castro e Ugento e Signori di Tricase e Nardò"). Alessano, Specchia, Giovinazzo, Ugento, Castro, Carpignano, Nardò, Copertino, Tricase, Supersano

Canali Ferruccio
2019

Abstract

La "Leucade" - cioè l'estrema punta meridionale del Salento (un’area comprendente un territorio che andava da Roca, a Nardò, da Otranto a Gallipoli fino alla punta del Capo di Leuca) - dopo il 1453 e soprattutto a seguito dello sbarco dei Turchi ad Otranto nel 1480, acquistò grande rilevanza per la Corte aragonese di Napoli poiché si trattava dell'area del Regno più vicina ai Domini ottomani e, dunque, maggiormente soggetta alla creazione di teste di ponte turche nella Penisola italiana. 'Baluardo della Cristianità', l'area venne fatta oggetto di importantissime attenzioni fortificatorie a cura dei Reali aragonesi, attraverso i loro Baroni locali - soprattutto i Del Balzo, famigli della Corte aragonese - con la costruzione e l'aggiornamento di nuovi presìdi militari (mura, castelli, enormi torrioni ...) che per iniziativa regia non vennero lasciati a maestranze locali, ma furono affidati - proprio per la delicatezza dell'incarico - ai migliori ingegneri-architetti del Regno, tra i quali Ciro Ciri, e tra i Toscani probabilmente Giuliano da Maiano e i suoi collaboratori, certamente Francesco di Giorgio Martini, Antonio Marchesi da Settignano, Baccio e Jacopo Pontelli ... Venne a crearsi così, nella Leucade salentina, un nuovo 'Paesaggio della Modernità' fatto in primis di aggiornatissimi luoghi forti, ma che vide anche la realizzazione di una serie di architetture private - volute dai baroni Del Balzo, quali palazzi, castelli-residenze, chiese ... - che improvvisamente mutarono il panorama della tradizione locale, con innesti di forme e soluzioni in linea con le nuove acquisizioni rinascimentali della Corte napoletana e degli Architetti toscani. I Del Balzo con i loro feudi dei territori sudorientali del Regno, situati nell’attuale Salento meridionale - seppur fino ad oggi pressoché ignorati dalla Storiografia specie architettonica - furono allora i maggiori Feudatari della zona centro orientale del Regno con incarichi politici e militari di prim’ordine, oltre ad essere direttamente imparentati con i regnanti; Angilberto (che fu uno dei Generali della Guerra d’Otranto con incarico di Regio Consigliere alla corte aragonese) e il fratello Pirro (Gran Conestabile del Regno, a sua volta feudatario di gran parte della Terra di Bari con il ducato di Andria e di Venosa, in terra di Lucania), ebbero un ruolo importante nel controllo dei territorio e nell’aggiornamento architettonico e ossidionale delle strutture castellari e svolsero, dunque, una assai proficua attività committenziale di 'mediazione', sotto il coordinamento delle istanze regie, e di deciso aggiornamento: a Castro, ad Alessano, a Ugento, a Tricase, a Specchia, a Carpignano, a Supersano, a Nardò, fino, nei loro domini più a Nord, nella 'barese' Giovinazzo. The "Leucade" - that is the extreme Southern part of Salento and Italy- after 1453 and above all following the landing of the Turks in Otranto in 1480, it acquired great importance for the Aragonese Court of Naples since it was the area of the Kingdom closest to the Ottoman Dominions and, therefore, more subject to the creation of Turkish bridgeheads in the Italian Peninsula. 'Bulwark of Christianity', the area was the object of very important fortification attentions by the Aragonese Royals through their local Barons - especially the Del Balzo family - with the construction and updating of new military presidia (walls, castles, huge towers ...) which by royal initiative were not left to local workers, but were entrusted - precisely because of the delicacy of the assignment - to the best engineer-architects of the Kingdom, including Ciro Ciri, and among the Tuscans probably Giuliano da Maiano and his collaborators, certainly Francesco di Giorgio Martini, Antonio Marchesi da Settignano, Baccio and Jacopo Pontelli ... Thus, a new 'Landscape of Modernity' was created in the Salento "Leucade", first and foremost made up of highly updated strong places, but which also saw the creation of a series of private architectures - especially wanted by the Del Balzo barons, such as palaces, castles-residences , churches ... - that suddenly changed the panorama of the local tradition, with grafts of forms and solutions in line with the new Renaissance acquisitions of the Neapolitan Court and of the Tuscan Architects. The Del Balzo - although up to now almost ignored by the architectural historiography, but then the major feudal lords of the area - thus carried out, in the 'hot' area of Southern Salento, a very fruitful committal activity of 'mediation', under the coordination of the royal requests, and decidedly updated: to Castro, to Alessano, to Ugento, to Tricase, to Specchia, to Carpignano, to Supersano, to Nardò, up to, in their more Northern domains, to Giovinazzo, in "Terra di Bari".
2019
2015-2016 (ma 2019)
132
189
Canali Ferruccio
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
2019. CANALI-GALATi, COMMITTENZA DEL BALZO.pdf

accesso aperto

Tipologia: Pdf editoriale (Version of record)
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 9.45 MB
Formato Adobe PDF
9.45 MB Adobe PDF

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1175003
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact