La professionalità è costruita a partire da conoscenze e da repertori di pratiche esperte codificate. Ma le scelte che ogni professionista compie all’interno di questo panorama delle conoscenze mediche e tecnologiche sono generate da una dimensione biografica personale. È la sua esperienza di vita che viene messa in gioco. Pertanto, ogni modello di formazione deve essere in grado di aiutare il soggetto ad assumere consapevolezza del “valore posizionale del proprio conoscere”; cioè di aiutarlo a riconoscere quanto di apprezzativo e di personale è presente all’interno delle nostre scelte. La sfida pedagogica è nel mettere il professionista di fronte a come egli vive la sua conoscenza e al come è costruito il suo sapere. La formazione medica non può ridursi a favorire un unico modello del pensiero, ma nei confronti dei temi complessi della salute e della cura la visione che il professionista ha di se stesso e del proprio compito devono accedere alla consapevolezza. Se, quindi, la conoscenza individuale è anche il prodotto di convincimenti personali, interazioni sociali, relazioni interindividuali, è attraverso queste che si assumono molte delle modalità regolative e normative del proprio pensiero di cura. In questa concezione pedagogica il docente è una guida alla comprensione, qualcuno che aiuta a capire le cose per proprio conto (Bruner, 1997). Il suo curriculum è “premeditato” e circolare, dunque, il risultato di un’azione costruttiva di cui egli è responsabile ed è tale se è espressione di un “progetto” formativo “onesto” (Bruner, 1992). Onesto perché è pubblico; come è pubblico lo scambio di conoscenze e di idee, le azioni di tutoring, la possibilità di confronto intersoggettivo che si esprimono in una cultura diffusa. - Professionalism arises from knowledge and codified repertoires of practices. A personal biographical dimension, within the panorama of medical and technological knowledge, generates the choices that each professional makes. The experience is put at stake. Therefore, each training model has to improve professionals’ awareness of the “positional value of his knowledge”, to help him recognizing the amount of appreciative and personal value in his choices. The pedagogical challenge is facing the practitioner with his knowledge, the way he lives, and the way his learning is constructed. Medical education cannot be reduced to propose a single model of thought but to challenge the complex issues of health and care, the professional has to be aware of his self and his tasks. If the individual knowledge is the product of personal beliefs, social interactions, inter-individual relations, through these the professional acquires regulatory and normative modalities of his thought. From a pedagogical point of view the teacher is a guide, he is someone who helps the others in understanding things on their own (Bruner, 1997). The professionals’ curriculum is the result of a constructive action in which he is responsible only if the training project is “honest” (Bruner, 1992). It is honest because it is public; as the exchange of knowledge and ideas, the actions of tutoring, the possibility of an inter-subjective comparison that are expressed in a common culture are public.

Lo spazio del sapere personale nella formazione medica. The space of personal knowledge in medical education / Patrizia de Mennato. - In: MEDIC. METODOLOGIA DIDATTICA E INNOVAZIONE CLINICA. - ISSN 1824-3991. - STAMPA. - 24:(2016), pp. 28-36.

Lo spazio del sapere personale nella formazione medica. The space of personal knowledge in medical education

Patrizia de Mennato
2016

Abstract

La professionalità è costruita a partire da conoscenze e da repertori di pratiche esperte codificate. Ma le scelte che ogni professionista compie all’interno di questo panorama delle conoscenze mediche e tecnologiche sono generate da una dimensione biografica personale. È la sua esperienza di vita che viene messa in gioco. Pertanto, ogni modello di formazione deve essere in grado di aiutare il soggetto ad assumere consapevolezza del “valore posizionale del proprio conoscere”; cioè di aiutarlo a riconoscere quanto di apprezzativo e di personale è presente all’interno delle nostre scelte. La sfida pedagogica è nel mettere il professionista di fronte a come egli vive la sua conoscenza e al come è costruito il suo sapere. La formazione medica non può ridursi a favorire un unico modello del pensiero, ma nei confronti dei temi complessi della salute e della cura la visione che il professionista ha di se stesso e del proprio compito devono accedere alla consapevolezza. Se, quindi, la conoscenza individuale è anche il prodotto di convincimenti personali, interazioni sociali, relazioni interindividuali, è attraverso queste che si assumono molte delle modalità regolative e normative del proprio pensiero di cura. In questa concezione pedagogica il docente è una guida alla comprensione, qualcuno che aiuta a capire le cose per proprio conto (Bruner, 1997). Il suo curriculum è “premeditato” e circolare, dunque, il risultato di un’azione costruttiva di cui egli è responsabile ed è tale se è espressione di un “progetto” formativo “onesto” (Bruner, 1992). Onesto perché è pubblico; come è pubblico lo scambio di conoscenze e di idee, le azioni di tutoring, la possibilità di confronto intersoggettivo che si esprimono in una cultura diffusa. - Professionalism arises from knowledge and codified repertoires of practices. A personal biographical dimension, within the panorama of medical and technological knowledge, generates the choices that each professional makes. The experience is put at stake. Therefore, each training model has to improve professionals’ awareness of the “positional value of his knowledge”, to help him recognizing the amount of appreciative and personal value in his choices. The pedagogical challenge is facing the practitioner with his knowledge, the way he lives, and the way his learning is constructed. Medical education cannot be reduced to propose a single model of thought but to challenge the complex issues of health and care, the professional has to be aware of his self and his tasks. If the individual knowledge is the product of personal beliefs, social interactions, inter-individual relations, through these the professional acquires regulatory and normative modalities of his thought. From a pedagogical point of view the teacher is a guide, he is someone who helps the others in understanding things on their own (Bruner, 1997). The professionals’ curriculum is the result of a constructive action in which he is responsible only if the training project is “honest” (Bruner, 1992). It is honest because it is public; as the exchange of knowledge and ideas, the actions of tutoring, the possibility of an inter-subjective comparison that are expressed in a common culture are public.
2016
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28
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Patrizia de Mennato
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