Il consumo di suolo in Italia è dibattuto quasi esclusivamente dal lato quantitativo e l'attenzione dei ricercatori è in genere indirizzata alle tecniche e alle sue modalità di calcolo. Una prospettiva interessante e utile,ma non bastevole, perché non si interroga sulle cause. Il contributo si interroga proprie sulle cause e li individua lungo due sentieri: uno interno alle tecniche della disciplina urbanistica e alle normative di riferimento sulla decadenza dei vincoli urbanistici preordinati all'esproprio e non già in quelli urbanistici, che rimangono liberi; uno esterno, di natura sociale e culturale insieme, la non percezione da parte della società dello spreco che il suolo è una risorsa finita da proteggere e tutelare anche con forme di moralismo che possono trovare nel concetto di "peccato" un “evidenziatore” della rottura della relazione vitale tra uomo e natura, e della coevoluzione tra utilizzazione del suolo per attività antropiche e suolo in quanto risorsa non riproducibile
Il "peccato" del consumo del suolo e le considerazioni di un urbanista non pentito / Giuseppe De Luca. - In: TESTIMONIANZE. - ISSN 0040-3989. - STAMPA. - 525-526-527:(2019), pp. 164-170. [10.1400/273447]
Il "peccato" del consumo del suolo e le considerazioni di un urbanista non pentito
Giuseppe De Luca
Writing – Review & Editing
2019
Abstract
Il consumo di suolo in Italia è dibattuto quasi esclusivamente dal lato quantitativo e l'attenzione dei ricercatori è in genere indirizzata alle tecniche e alle sue modalità di calcolo. Una prospettiva interessante e utile,ma non bastevole, perché non si interroga sulle cause. Il contributo si interroga proprie sulle cause e li individua lungo due sentieri: uno interno alle tecniche della disciplina urbanistica e alle normative di riferimento sulla decadenza dei vincoli urbanistici preordinati all'esproprio e non già in quelli urbanistici, che rimangono liberi; uno esterno, di natura sociale e culturale insieme, la non percezione da parte della società dello spreco che il suolo è una risorsa finita da proteggere e tutelare anche con forme di moralismo che possono trovare nel concetto di "peccato" un “evidenziatore” della rottura della relazione vitale tra uomo e natura, e della coevoluzione tra utilizzazione del suolo per attività antropiche e suolo in quanto risorsa non riproducibileFile | Dimensione | Formato | |
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