L’integrazione internazionale e sovranazionale è comunemente considerata uno dei fattori che maggiormente hanno contribuito alla crisi della sovranità. Questa non ha infatti più il proprio centro di riferimento nello Stato, ma finisce per frammentarsi su molteplici livelli. In questa prospettiva si sta diffondendo l’idea che sia soprattutto il processo di integrazione sovranazionale, che ha avuto inizio con la firma dei Trattati di Roma, a minacciare la sovranità dei cittadini e, in ultima analisi, la democrazia. Recentemente si sono avuti importanti segnali di reazione a questo processo di integrazione, che hanno interessato sia il piano politico sia il piano giudiziario. Sotto il primo profilo, l’evento più importante è rappresentato dal referendum del 23 giugno 2016, che deciso l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione europea. Sotto il secondo piano, è significativa la vicenda originata dalla sentenza resa dalla Grande sezione della Corte di giustizia sul caso Taricco. La Corte costituzionale, nella recentissima ordinanza n. 24 del 2017, ha attivato un rinvio ex art. 267 TFUE, nel quale ha chiesto alla Corte di giustizia di modificare la propria decisione, ritenuta lesiva del principio costituzionale di legalità in materia penale, minacciando in caso contrario l’attivazione dell’arma dei “controlimiti”. Anche questo intervento è volto sostanzialmente a ripristinare la sovranità nazionale. Il contributo mira a svolgere riflessione su questi due eventi e sugli effetti che ne possono discendere per il processo di integrazione europea.
Sovranità, democrazia e vincoli derivanti dall’appartenenza all’Unione europea / filippo donati. - In: LO STATO. - ISSN 2283-6527. - ELETTRONICO. - (2016), pp. 217-239.
Sovranità, democrazia e vincoli derivanti dall’appartenenza all’Unione europea
filippo donati
2016
Abstract
L’integrazione internazionale e sovranazionale è comunemente considerata uno dei fattori che maggiormente hanno contribuito alla crisi della sovranità. Questa non ha infatti più il proprio centro di riferimento nello Stato, ma finisce per frammentarsi su molteplici livelli. In questa prospettiva si sta diffondendo l’idea che sia soprattutto il processo di integrazione sovranazionale, che ha avuto inizio con la firma dei Trattati di Roma, a minacciare la sovranità dei cittadini e, in ultima analisi, la democrazia. Recentemente si sono avuti importanti segnali di reazione a questo processo di integrazione, che hanno interessato sia il piano politico sia il piano giudiziario. Sotto il primo profilo, l’evento più importante è rappresentato dal referendum del 23 giugno 2016, che deciso l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione europea. Sotto il secondo piano, è significativa la vicenda originata dalla sentenza resa dalla Grande sezione della Corte di giustizia sul caso Taricco. La Corte costituzionale, nella recentissima ordinanza n. 24 del 2017, ha attivato un rinvio ex art. 267 TFUE, nel quale ha chiesto alla Corte di giustizia di modificare la propria decisione, ritenuta lesiva del principio costituzionale di legalità in materia penale, minacciando in caso contrario l’attivazione dell’arma dei “controlimiti”. Anche questo intervento è volto sostanzialmente a ripristinare la sovranità nazionale. Il contributo mira a svolgere riflessione su questi due eventi e sugli effetti che ne possono discendere per il processo di integrazione europea.File | Dimensione | Formato | |
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