Il saggio analizza l'esperienza spirituale di Caterina Cybo (1501- 1557) nella Firenze di Cosimo de' Medici. La duchessa di Camerino fu una figura emblematica della crisi religiosa e politica del XVI secolo Italia del XVI secolo. Legata per nascita ai Medici e al papato, era una donna colta e potente, che si dedicò a un'inquieta ricerca religiosa, orientata anche orientata all'eterodossia e poi, nel mutato clima italiano, rinchiusa nella sfera privata. Questo intreccio di istanze non era raro nelle nobildonne fino all'avvento della Controriforma. Come la sua amica Vittoria Colonna, Caterina Cybo cercò diverse risposte alle sue ansie ansie spirituali. La nobildonna era discepola della mistica fiorentina Domenica Narducci da Paradiso, frequentò il circolo valdese di Pietro Carnesecchi, ma soprattutto condivise le posizioni sempre meno ortodosse del generale cappuccino Bernardino Ochino, dopo aver favorito la creazione dell'Ordine. Cybo divenne così la principale interlocutrice di Ochino nei suoi Dialogi sette (composti tra il 1532 e il 1539) e fu attiva nella diffusione delle sue idee anche nella sfera pubblica, sino a quando lo ritenne possibile. L'esperienza religiosa di Caterina Cybo, estranea a rigide categorie dottrinali, si colloca in una dimensione esplorativa nel contesto fluido della situazione fiorentina durante il governo del duca Cosimo. Questa nuova prospettiva è stata raggiunta attraverso l'uso di fonti inedite e una diversa interpretazione del suo profilo, in in linea con le recenti tendenze storiografiche sulla Riforma italiana e sulla Controriforma.
Inquietudini spirituali di una nobildonna del Cinquecento: Caterina Cybo / Lucia Felici. - In: RIVISTA DI STORIA DEL CRISTIANESIMO. - ISSN 1827-7365. - STAMPA. - (2020), pp. 205-221.
Inquietudini spirituali di una nobildonna del Cinquecento: Caterina Cybo
Lucia Felici
2020
Abstract
Il saggio analizza l'esperienza spirituale di Caterina Cybo (1501- 1557) nella Firenze di Cosimo de' Medici. La duchessa di Camerino fu una figura emblematica della crisi religiosa e politica del XVI secolo Italia del XVI secolo. Legata per nascita ai Medici e al papato, era una donna colta e potente, che si dedicò a un'inquieta ricerca religiosa, orientata anche orientata all'eterodossia e poi, nel mutato clima italiano, rinchiusa nella sfera privata. Questo intreccio di istanze non era raro nelle nobildonne fino all'avvento della Controriforma. Come la sua amica Vittoria Colonna, Caterina Cybo cercò diverse risposte alle sue ansie ansie spirituali. La nobildonna era discepola della mistica fiorentina Domenica Narducci da Paradiso, frequentò il circolo valdese di Pietro Carnesecchi, ma soprattutto condivise le posizioni sempre meno ortodosse del generale cappuccino Bernardino Ochino, dopo aver favorito la creazione dell'Ordine. Cybo divenne così la principale interlocutrice di Ochino nei suoi Dialogi sette (composti tra il 1532 e il 1539) e fu attiva nella diffusione delle sue idee anche nella sfera pubblica, sino a quando lo ritenne possibile. L'esperienza religiosa di Caterina Cybo, estranea a rigide categorie dottrinali, si colloca in una dimensione esplorativa nel contesto fluido della situazione fiorentina durante il governo del duca Cosimo. Questa nuova prospettiva è stata raggiunta attraverso l'uso di fonti inedite e una diversa interpretazione del suo profilo, in in linea con le recenti tendenze storiografiche sulla Riforma italiana e sulla Controriforma.File | Dimensione | Formato | |
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