Il fenomeno degli incendi boschivi è uno dei principali rischi per gran parte delle aree forestali del mondo. Nel sud Europa (Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Croazia e Francia) il numero medio di incendi boschivi (periodo 2002-2011) è superiore a 53000 (European Commission, 2011). La superficie media annua percorsa da incendio nello stesso periodo è di circa 381000 ha. Rispetto alla decade precedente (1992-2001) si è registrata per questi due valori medi una diminuzione rispettivamente del 11.8% e 8.7%, ció significa che l’organizzazione prevenzione e la soppressione nell’ultima decade è notevolmente migliorata. Tuttavia, gli incendi boschivi continuano a rappresentare una seria minaccia per le foreste, cambiando spesso dinamiche e rischi a causa delle mutate situazioni climatiche, vegetazionali e di interfaccia con gli insediamenti umani. Anche alla luce di quanto sopra è molto importante approfondire studi rivolti non solo alla repressione degli incendi ma anche alla loro prevenzione con appropriate tecniche selvicolturali. Per ridurre il verificarsi di incendi boschivi, i loro effetti negativi e per ridurre le superfici percorse è necessario sviluppare una gamma completa di attività di prevenzione. Molti autori hanno evidenziato che la gestione del combustibile (fuoco prescritto, diradamenti, taglio, ecc.) può essere molto efficace nella prevenzione degli incendi boschivi (riduzione dell’intensità, velocità di propagazione ed effetti del fuoco). L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di approfondire le conoscenze in merito alla esecuzione degli interventi di selvicoltura preventiva. In particolare si è analizzato in dettaglio un diradamento con finalità antincendio effettuato nel Comune di Massa (MS) in un soprassuolo di pino marittimo con una età media di circa 52 anni e una estensione totale di 19.8 ettari. Il soprassuolo pur se collocato in una stazione con buona fertilità ha uno stato vegetativo mediocre a causa dei ritardi nei diradamenti. L’intervento realizzato consiste in un diradamento di tipo selettivo, cioè con l’eliminazione del piano dominato e con l’asportazione di alcune piante presenti nel piano dominante per favorire le sottostanti piante di latifoglie e diminuire il rischio d’incendio. Nel cantiere forestale preso in esame è stato applicato il sistema di lavoro della pianta intera, utilizzando un livello di meccanizzazione intermedia. Le analisi con - dotte sono state rivolte al rilievo delle produttività di lavoro, relazionandole ai costi, agli input energetici ed agli output inquinanti connessi al lavoro di utilizzazione. Dalla puntuale analisi, emerge, a fronte di un’adeguata pianificazione dei lavori, una chiara convenienza di simili operazioni considerandone anche solo la loro esclusiva finalità di prevenzione, ovvero non considerando anche l’eventuale prodotto legnoso ricavabile

Prevenzione degli incendi boschivi, produttività, analisi energetica ed emissioni in un diradamento su piantagione di conifere / Enrico Marchi , Fabio Fabiano , Francesco Neri. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 62-62. (Intervento presentato al convegno IX Congresso Nazionale SISEF Multifunzionalità degli Ecosistemi Forestali Montani: Sfide e Opportunità per la Ricerca e lo Sviluppo 16-19 Settembre 2013 | Libera Università di Bolzano).

Prevenzione degli incendi boschivi, produttività, analisi energetica ed emissioni in un diradamento su piantagione di conifere.

Enrico Marchi;Fabio Fabiano;Francesco Neri
2013

Abstract

Il fenomeno degli incendi boschivi è uno dei principali rischi per gran parte delle aree forestali del mondo. Nel sud Europa (Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Croazia e Francia) il numero medio di incendi boschivi (periodo 2002-2011) è superiore a 53000 (European Commission, 2011). La superficie media annua percorsa da incendio nello stesso periodo è di circa 381000 ha. Rispetto alla decade precedente (1992-2001) si è registrata per questi due valori medi una diminuzione rispettivamente del 11.8% e 8.7%, ció significa che l’organizzazione prevenzione e la soppressione nell’ultima decade è notevolmente migliorata. Tuttavia, gli incendi boschivi continuano a rappresentare una seria minaccia per le foreste, cambiando spesso dinamiche e rischi a causa delle mutate situazioni climatiche, vegetazionali e di interfaccia con gli insediamenti umani. Anche alla luce di quanto sopra è molto importante approfondire studi rivolti non solo alla repressione degli incendi ma anche alla loro prevenzione con appropriate tecniche selvicolturali. Per ridurre il verificarsi di incendi boschivi, i loro effetti negativi e per ridurre le superfici percorse è necessario sviluppare una gamma completa di attività di prevenzione. Molti autori hanno evidenziato che la gestione del combustibile (fuoco prescritto, diradamenti, taglio, ecc.) può essere molto efficace nella prevenzione degli incendi boschivi (riduzione dell’intensità, velocità di propagazione ed effetti del fuoco). L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di approfondire le conoscenze in merito alla esecuzione degli interventi di selvicoltura preventiva. In particolare si è analizzato in dettaglio un diradamento con finalità antincendio effettuato nel Comune di Massa (MS) in un soprassuolo di pino marittimo con una età media di circa 52 anni e una estensione totale di 19.8 ettari. Il soprassuolo pur se collocato in una stazione con buona fertilità ha uno stato vegetativo mediocre a causa dei ritardi nei diradamenti. L’intervento realizzato consiste in un diradamento di tipo selettivo, cioè con l’eliminazione del piano dominato e con l’asportazione di alcune piante presenti nel piano dominante per favorire le sottostanti piante di latifoglie e diminuire il rischio d’incendio. Nel cantiere forestale preso in esame è stato applicato il sistema di lavoro della pianta intera, utilizzando un livello di meccanizzazione intermedia. Le analisi con - dotte sono state rivolte al rilievo delle produttività di lavoro, relazionandole ai costi, agli input energetici ed agli output inquinanti connessi al lavoro di utilizzazione. Dalla puntuale analisi, emerge, a fronte di un’adeguata pianificazione dei lavori, una chiara convenienza di simili operazioni considerandone anche solo la loro esclusiva finalità di prevenzione, ovvero non considerando anche l’eventuale prodotto legnoso ricavabile
2013
Abstract-Book Posters - IX Congresso SISEF, Bolzano 16-19 Settembre 2013
IX Congresso Nazionale SISEF Multifunzionalità degli Ecosistemi Forestali Montani: Sfide e Opportunità per la Ricerca e lo Sviluppo 16-19 Settembre 2013 | Libera Università di Bolzano
Enrico Marchi , Fabio Fabiano , Francesco Neri
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1178657
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